Concorso per Vigili Urbani, pronto esposto in Procura

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Proprio la scorsa settimana il capogruppo dell’opposizione a Palazzo Carafa, onorevole Antonio Rotundo, a mezzo di articoli apparsi sulla stampa locale e su un giornale on line, ha sollevato pubblicamente ciò che da ormai oltre un mese veniva sussurrato ripetutamente nel capoluogo salentino e non solo tra i meandri del palazzo di città: ossia il problema del ritardo nell’individuazione di date certe per l’espletamento di un concorso bandito di recente dal Comune di Lecce che prevede l’assunzione di 32 nuovi Vigili Urbani che per di più si tiene, di fatto, a ridosso del prossimo appuntamento elettorale di primavera nel quale verrà rinnovata l’attuale amministrazione cittadina.

Ebbene per quanto è dato da apprendere dalla stampa la pubblicazione delle date per l’espletamento della prova scritta è stata già rinviata due volte di un mese esatto, il primo ottobre ed il primo novembre. La possibile causa del ritardo, sempre secondo la stampa, sarebbe nell’attesa di una conferma da parte dell’Università del Salento che dovrebbe rispondere alla richiesta di mettere a disposizione i propri ambienti per lo svolgimento della prova scritta, che si è resa necessaria per scremare le 3550 candidature presentate.

Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, questa è una vicenda che non può essere rimandata e che deve essere chiarita nell’immediato perché al di là della necessaria ed ovvia totale trasparenza nella gestione dei bandi di concorso pubblici, vi sia una ragione etica più importante: quella di non tenere “appese” migliaia di famiglie che in un momento di crisi come questo attendono ansiose uno spiraglio per un posto di lavoro fisso, tanto più per la circostanza che le fasi del concorso si avvicinano sempre più alla fatidica data delle prossime elezioni comunali.

Per tali ragioni, se la questione non verrà dipanata urgentemente lo “Sportello dei Diritti” e Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori presenterà un esposto in Procura per verificare la legittimità di tali ritardi avendo già conferito mandato a tal uopo agli avvocati Francesco D’Agata ed Alberto Russi.