La Provincia di Savona sta provvedendo alla predisposizione di uno studio dettagliato sugli effettivi spazi a disposizione degli Istituti scolastici del territorio.
La razionalizzazione degli spazi e degli usi delle strutture scolastiche è da tempo oggetto di attente verifiche da parte dell’Amministrazione. La riforma scolastica, l’aumento del numero degli allievi per classe, i contenuti dei nuovi piani di dimensionamento richiedono una valutazione coerente degli spazi destinati all’istruzione secondaria di competenza della Provincia di Savona.
Sono stati riuniti i dirigenti scolastici degli Istituti siti nel Comune di Savona per ascoltare le loro esigenze, sono stati presi i contatti con il Comune di Finale Ligure per discutere degli usi degli spazi gestiti congiuntamente con particolare riferimento al plesso scolastico che ospita il Liceo “Issel” e la scuola elementare di Finalborgo.
Il comprensorio di Albenga, dopo gli accertamenti, risulta per collocazione degli edifici destinati alle scuole piuttosto articolato. L’estate scorsa, in accordo con il Comune di Albenga, erano stati già effettuati interventi mirati alla riduzione del numero delle succursali del Liceo “Bruno”. In questa sede erano state vagliate alcune ipotesi circa una diversa collocazione della sezione industriale. La particolare configurazione dell’Istituto, unita alla necessità di reperire spazi per i laboratori, non ha ancora trovato rispondenza negli stabili di competenza comunale. L’Amministrazione provinciale si sta pertanto attivando e impegnando affinché si trovi, in accordo con il Comune di Albenga, una soluzione al riguardo. “L’attuale collocazione dell’Itis a Campochiesa, afferma l’assessore provinciale Carla Mattea, non è più in grado di supportare le esigenze di alunni e docenti e l’ormai prossima scadenza del contratto d’affitto, senza possibilità di proroga, aggrava ulteriormente la situazione. Occorre pertanto, urgentemente, trovare un’ adeguata collocazione. Sono convinta, aggiunge l’assessore, che l’Itis, storicamente collocato nell’area albenganese, lì debba rimanere. Resta il fatto che, considerati i ripetuti solleciti avanzati al Comune di Albenga affinchè si arrivi ad una determinazione certa, se ciò non dovesse avvenire, saremmo costretti a valutare soluzioni al di fuori del territorio albenganese.”