L’assessore all’Ambiente Paolo Equitani ha incontrato a Palazzo Gentili, sede della Provincia di Viterbo, i sindaci dei comuni della Tuscia per discutere dell’annoso problema legato alle tariffe di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Nei giorni scorsi, alcuni comuni che per protesta non si sono adeguati all’aumento tariffario di 93 euro a tonnellata che la Regione Lazio, con determina dirigenziale del maggio scorso, ha riconosciuto ai gestori della discarica, si sono visti sospendere il conferimento dei rifiuti presso l’impianto di Casale Bussi da parte della società Ecologia Viterbo. L’assessore Equitani, informato della cosa, si è messo subito in contatto con l’amministratore della società Bruno Landi chiedendogli di soprassedere alla sospensione del servizio per i comuni inadempienti, ottenendo un riscontro positivo. Equitani si è impegnato a sua volta a convocare una riunione con i sindaci per trovare una soluzione. I comuni, coordinati dalla Provincia, nel luglio scorso hanno contestato la determina dirigenziale presentando ricorso al Tar. Alla riunione odierna hanno partecipato anche i legali che hanno curato il ricorso amministrativo.
“L’aver presentato ricorso non esime i comuni dall’obbligo di pagare il prezzo della tariffa secondo quanto stabilito dalla determina della Regione che, allo stato attuale, è pienamente valida – ha spiegato Equitani. – Se poi il Tar accoglierà le ragioni dei comuni e annullerà l’efficacia dell’atto amministrativo regionale a quel punto la società dovrà restituire il conguaglio. Anche perché – spiega l’assessore – solo una minima parte dei comuni risulta inadempiente, la maggioranza, pur contestando l’aumento tariffario, si è momentaneamente adeguata in attesa dell’esito del ricorso”.
Gli avvocati hanno confermato che ci sono buone possibilità che il procedimento intentato presso il tribunale amministrativo possa andare a buon fine, essendo stati ravvisati diversi profili di illegittimità formale. Ma bisognerà attendere il responso dei giudici che dovrebbe arrivare a fine mese. Per quanto riguarda invece la questione legata al lodo arbitrale del 2005, che a fronte di un aumento tariffario riconosce ad Ecologia Viterbo il diritto di richiedere i conguagli a partire dal 2000, si stanno ancora studiando le carte per cercare soluzioni giuridiche in grado, se non di azzerare del tutto gli effetti del provvedimento, almeno di favorire una transazione che scongiuri il rischio della bancarotta per molti comuni.
Allo stato attuale quindi la Provincia si farà garante di una mediazione fra le amministrazioni e la società Ecologia Viterbo per impedire una sospensione del servizio che verrebbe a creare forti disagi dal punto di vista ambientale.
Durante la riunione Equitani ha anche annunciato di aver istituito, di concerto con l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maria Santucci, un servizio di pulitura delle banchine con il fine di rimuovere i rifiuti, ingombranti e non, che sempre più spesso vengono abbandonati lungo le strade. Servizio che ovviamente sarà svolto in collaborazione con i comuni.
L’assessore poi ha anche comunicato la volontà del presidente Marcello Meroi e della giunta provinciale di procedere ad una dettagliata mappatura di tutti i corsi d’acqua presenti sul territorio al fine di individuare, sempre in accordo con le amministrazioni comunali interessate, le situazioni più a rischio e valutare quali interventi attuare nel campo della prevenzione.