La crisi internazionale ha messo a nudo le debolezze strutturali dell’economia italiana, cresciuta fino al 2008 ad un ritmo pari a circa la metà di quello medio del’Unione. Il prodotto interno lordo del nostro Paese è tornato, nel punto minimo, quello di nove anni prima, una regressione temporale che non ha uguali in Europa.
Negli ultimi decenni il mercato del lavoro italiano è stato caratterizzato da profondi mutamenti economici e sociali. Alle carriere lavorative che assicuravano nel tempo stabilità e importanti protezioni di welfare si contrappongono le cosiddette carriere “atipiche” caratterizzate da discontinuità, incertezza e rischi crescenti di una riduzione degli standard lavorativi.
Questa “atipicizzazione” del mercato, se per un verso è conseguenza della recessione, per altro verso risponde alla “necessità” di un’economia profondamente depressa, che sente la sofferenza dell’incapacità del Paese di percorrere un vero progetto di sviluppo e, in questa cornice resta prigioniera di vecchie e nuove contraddizioni.
E’ a partire da queste riflessioni che, mercoledì 16 novembre 2011 – 10,00/13,00 – Cgil (Sala Santi), Corso d’Italia 25, Roma, Cgil, NidiL Cgil e Ires, presenteranno, in conferenza stampa, l’indagine annuale sul lavoro atipico dal titolo:
SCENARIO DELLA CRISI
UN MERCATO DEL LAVORO SEMPRE PIÙ ATIPICO
Filomena Trizio, Segretaria generale NIdiL Cgil presiederà i lavori.
Previsti gli interventi: “Scenario della crisi”di Giovanna Altieri Direttore Ires Cgil; “L’universo delle collaborazioni” di Patrizio Di Nicola Sociologo del lavoro (Sapienza – Università di Roma); “Gli atipici interinali”di Francesca Dota Ricercatrice Ires Cgil.
Conclusioni di Fulvio Fammoni, Segretario confederale Cgil.