Istat: fatturato industria in calo del 5,4%

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A settembre il fatturato dell’industria è diminuito del 5,4%, al netto della stagionalità, del 5,4% sul mercato interno e del 5,3% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi (luglio-settembre), l’indice aumenta dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti (aprile-giugno).

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22, come a settembre 2010) il fatturato totale cresce in termini tendenziali dell’1,9%, con una variazione nulla sul mercato interno ed un aumento del 6,2% su quello estero.

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un incremento congiunturale dello 0,7% per l’energia e diminuzioni del 10,4% per i beni strumentali, del 6,4% per i beni intermedi, dell’1,5% per i beni di consumo.

Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente estera dei beni intermedi.

Per il fatturato il settore di attività economica per il quale si registra l’incremento tendenziale maggiore è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+12,9%).

Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra un calo congiunturale dell’8,3%, per una riduzione del 10,1% degli ordinativi interni e del 5,5% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali aumentano dello 0,8% rispetto al trimestre precedente.

Nel confronto con il mese di settembre 2010, l’indice grezzo degli ordinativi segna un calo del 3,6%.

Per gli ordinativi, i cali tendenziali maggiori si osservano per la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, app. di misurazione e orologi (-28,5%) fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,8).

In occasione della diffusione dei dati relativi a settembre 2011 si opera una revisione retrospettiva degli indici, nonché delle specificazioni dei modelli di destagionalizzazione (si veda la nota metodologica).