Alta velocità: rilevate irregolarità al termine dell’indagine dell’Autorità

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Conclusa l’indagine sugli interventi ferroviari Alta Velocità/Alta Capacità. L’Autorità vigilerà sulla effettiva messa in gara del 60% dei lavori per il completamento dell’“asse orizzontale” Genova – Milano – Padova – Venezia e sulla destinazione dei ribassi di offerta.

Con deliberazione n. 80 del 14/09/2011 l’AVCP ha concluso l’indagine sugli interventi relativi al Sistema Ferroviario Alta Velocità/Alta Capacità.

L’AVCP, nonostante le controdeduzioni dei soggetti interessati, ha confermato sostanzialmente le censure formulate con la deliberazione n. 1/2010, circa la violazione sistemica e sistematica dei principi di libera concorrenza, non discriminazione, economicità ed efficacia nella realizzazione dei richiamati interventi.

In particolare, l’Autorità ha rilevato il mancato rispetto del principio di economicità nella realizzazione del c.d. “asse verticale” relativo alle tratte Roma – Napoli, Milano – Bologna, e Torino – Milano, sub tratta Torino – Novara, non essendo stata effettuata alcuna verifica di mercato circa la congruità finanziaria delle opere medesime. Ciò, sia in sede di affidamento iniziale, sia nella successiva fase esecutiva, dove era stato previsto, per convenzione, a carico del general contractor l’obbligo, disatteso, di affidare a terzi, con procedura ad evidenza pubblica, il 40% dell’importo delle opere.

Inoltre, riguardo gli interventi del cd. “asse orizzontale” (Genova – Milano, Padova – Venezia) l’Avcp ha preso atto che, a seguito delle osservazioni rilevate nella citata deliberazione n. 1/2010, in riferimento alla specifica tratta Treviglio – Brescia, nell’atto integrativo recentemente stipulato è stata prevista una clausola che obbliga il general contractor ad affidare con procedura ad evidenza pubblica il il 60% dell’importo complessivo dei lavori civili e di armamento. Ciò, anche in ottemperanza all’impegno assunto dal Governo italiano in sede comunitaria.

L’Autorità verificherà l’attuazione tempestiva ed efficace di tale clausola ed il rispetto della stessa anche per i restanti interventi dell’ “asse orizzontale”, nonché la consistenza e la destinazione, nel pubblico interesse, di eventuali risparmi derivanti dalla messa in gara delle opere.