Dà imbarazzo per un Paese che si dimostra quotidianamente uno Stato ad ostacoli, ad occasione per il miglioramento della qualità della vita dei disabili e per il rilancio dell’economia. Potrebbe essere questa una delle novità per un “Piano Nazionale Infrastrutturale” che determini l’eliminazione delle “barriere architettoniche” in tutti gli edifici aperti al pubblico.
È questa la prima proposta che Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, sente di consigliare al neo superministro per lo Sviluppo Economico e per le Infrastrutture dott. Passera.
Lo Stato ha un obbligo di solidarietà da saldare immediatamente nei confronti di tutti quei cittadini che ogni giorno vivono con maggiore problematicità la quotidianità solo per la loro condizione messa in ulteriore difficoltà perché non vengono rispettate le norme esistenti in tema di eliminazione e non costruzione di barriere architettoniche negli edifici e negli spazi ad uso pubblico e privato e nell’edilizia privata ad uso abitativo.
Diciamo “basta”, quindi, ad uno Stato ad ostacoli ma “basta” anche a faraoniche opere pubbliche prima di avviare la messa a norma di quelle esistenti ed il loro adeguamento alle disposizioni e regolamenti in materia di tutela dei disabili. È giunto il momento di un rilancio “oculato” del Paese finalizzato ad uno slancio di civiltà.