Le province piemontesi raccolgono la sfida per riordino e razionalizzazione

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L’Unione Province Piemontesi raccoglie con piena adesione la posizione espressa dall’UPI al neo Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti. “Anche dal Piemonte c’è disponibilità immediata nell’avviare un confronto con il Governo e con il Presidente della Regione Roberto Cota per definire le modalità che ci guideranno nel riordino dell’assetto istituzionale dello Stato che passa attraverso una riorganizzazione delle Province” afferma il Presidente dell’UPP Massimo Nobili.

“E’ una sfida che siamo pronti ad affrontare anche con una legge ordinaria e che non ci spaventa perché siamo consapevoli del momento di emergenza economica e sociale che sta vivendo il Paese e che ci richiama tutti alla massima responsabilità. L’obiettivo deve essere razionalizzare il sistema delle autonomie locali con Enti Intermedi più efficienti nel rispondere alle esigenze, attuali e future, delle comunità locali” evidenzia Nobili.

“Il frangente attuale è già motivo di forte disorientamento sociale e riteniamo che siano da rifuggire stravolgimenti di un punto di riferimento fondamentale per la vita del Paese quale la Carta Costituzionale e delle Istituzioni da essa previste e sancite. Diventa piuttosto indilazionabile una revisione dell’impianto istituzionale su cui si regge lo Stato, per renderlo più funzionale a rispondere agli attacchi della crisi e a sostenere i territori che sono le cellule vitali del tessuto socio-economico nazionale” rimarca il Presidente dell’UPP.

“Azione prioritaria – continua – deve essere dunque quella di ridisegnare Province dagli ambiti e competenze sempre più ampi. Un risultato da raggiungere con la diminuzione del loro numero e una crescita delle loro funzioni e compiti per poter davvero incidere nel governo e nello sviluppo dei territori”.

“Questo lavoro di riordino, razionalizzazione, ri-funzionalizzazione dovrà essere contestuale a un’opera di superamento delle sovrapposizioni determinate da strutture che non hanno una diretta legittimazione democratica e origine di un aumento dei costi della spesa pubblica. Su questa le Province incidono molto meno di quello che in questi mesi è stato fatto credere: un riscontro tecnico – fa sapere Nobili – lo avremo con lo studio realizzato dall’Università Bocconi e che verrà presentato il prossimo 5 dicembre all’Assemblea Generale dell’Upi insieme a un sondaggio IPSOS che ci farà capire qual è la reale percezione degli Italiani nei confronti di questi nostri Enti territoriali”.