Fiat: Cgil, no Pomigliano ma su nuove basi possibile discussione

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La Cgil “non può accettare la riproposizione del contratto di Pomigliano” ma se la Fiat si presentasse domani “senza pregiudizi e con un piano chiaro sulle prospettive del gruppo sarebbe possibile avviare una discussione sulle questioni contrattuali”. Lo ha affermato il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, nel corso del suo intervento al Comitato centrale della Fiom, alla vigilia dell’incontro che si terrà oggi a Torino tra la Fiat e i sindacati dei metalmeccanici per iniziare a discutere del nuovo contratto per l’auto.

Il dirigente sindacale ha sottolineato che “non è possibile che il sindacato maggiormente rappresentativo sia escluso. Noi siamo per il pluralismo ed è quindi inaccettabile, se si dovesse riproporre il modello Pomigliano, impedire il libero esercizio democratico e la possibilità per i lavoratori di farsi rappresentare dal sindacato che vogliono”.

Scudiere ha però aggiunto che se nel corso dell’incontro di domani “ci trovassimo di fronte un’azienda dalle idee chiare in termini di prospettive e piani industriali, sarebbe possibile una discussione sulle prospettive contrattuali”. Il dirigente della Cgil ha poi sostenuto che “va trovata una via d’uscita, la Cgil e la Fiom insieme, su come affrontare il problema della rappresentanza in fabbrica. Sarà una battaglia difficile e la scommessa è alta ma bisogna trovare necessariamente una soluzione di carattere contrattuale”, ha concluso il sindacalista.