Il Presidente dell’Unione Province Piemontesi, Massimo Nobili, il Vice Presidente Vicario dell’Unione Province d’Italia, Antonio Saitta, insieme ai presidenti delle Province Piemontesi, intendono rimettere sui giusti binari il tema della soppressione Province, presentando una proposta sul riordino degli Enti provinciali che avrà significative ricadute anche a livello nazionale, durante la CONFERENZA STAMPA che si terrà VENERDI’ 16 DICEMBRE ORE 12.00 presso la sede della PROVINCIA DI TORINO – Sala Marmi – Via MARIA VITTORIA, 12.
In occasione dell’incontro, i Presidenti delle otto Province piemontesi presenteranno una proposta per un riassetto dell’amministrazione dei territori che, mantenendo il rilievo costituzionale delle Province, ne ridefinisca le funzioni alla luce della necessaria e improrogabile riorganizzazione degli Enti intermedi.
“Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla manovra anticrisi è più attuabile ed efficace una razionalizzazione delle spese gestionali del governo di area vasta e della rappresentanza democratica dei territori attraverso una riduzione del numero delle Province invece di un colpo di spugna che condurrebbe al caos amministrativo” fa sapere il Presidente UPP Massimo Nobili.
I Presidenti delle Province ritengono altresì necessario agire su quella miriade di Enti, Aziende e Società dai costi elevati che non rispondono a logiche istituzionali.
“La proposta che le Province del Piemonte formuleranno all’UPI chiedendo di farla propria e di rappresentarla in sede di Governo e Parlamento è dunque una riduzione del numero delle Province in modo da raggiungere dimensioni ottimali per la gestione al meglio dei servizi erogati ai cittadini affidando alle Regioni il potere di determinare le competenze. Ciò significa realizzare reali risparmi senza smantellare un sistema amministrativo di livello intermedio e di coordinamento indispensabile per una corretta amministrazione dei territori che non ricadono sotto la sfera dei grandi centri urbani” ribadisce Nobili che lancia fin da subito l’idea di un Piemonte ‘apripista’ nella riorganizzazione del sistema delle Province italiane.
“Si potrebbe già nell’immediato cominciare a sperimentare Unioni di Province che in forma associata gesticano alcune loro funzioni e servizi, capaci di affrontare in modo coordinato e uniforme la realizzazione di progetti, la soluzioni di problemi. Unioni di Province che – spiega il Presidente dell’UPP – all’esaurimento del mandato abbiamo già rodata una capacità amministrativa congiunta e siano pronte per dar vita a un nuovo ente intermedio che senza perdere il contatto con i territori e le loro comunità, cittadini e imprese, sia in grado di vincere, per quanto di loro competenza, la sfida della riforma delle autonomie locali in un quadro di semplificazione burocratica”.