Nuove norme sono state introdotte nel Decreto Salva Italia. Ora, ad essere tassati saranno anche i beni (immobili o attività finanziarie) detenuti all’estero. Alle norme già introdotte sui capitali “scudati”, infatti, è stata introdotta anche una imposta annuale sull’anonimato. Dall’1,5% ora l’imposta di bollo speciale sale e dovrà essere versata annualmente nella misura del 4 per mille (ovvero dello 0,4%) per quanto riguarda ricchezze già emerse, e dell’1%, invece, per gli anni 2012 e 2013. Le somme verranno trattenute direttamente dagli intermediari finanziari ogni 16 febbraio e saranno calcolate sulla base dei capitali secretati al 31 dicembre dell’anno precedente. Insomma, a chi deve dichiarare quanto possiede oltre confine, dunque, viene garantito l’anonimato. Anonimato che, però salta nel momento in cui l’imposta non verrà più trattenuta e gli intermediari finanziari dovranno farne comunicazione all’Agenzia delle entrate. Altro vantaggio sarà quello di poter detrarre la tassa sui depositi titoli e suo prodotti finanziari detenuti in Italia. Una manovra che, secondo le stime del Governo, dovrebbe fruttare 1,461 miliardi solo nel 2012. Ma non finisce qui. Altre, infatti, sono le norme nuove introdotte negli ultimi giorni. Come quella che prevede l’obbligo di pagare l’Imu anche sugli immobili all’estero: l’imposta è fissata allo 0,76% e sarà proporzionale la valore del bene. Non solo. Al fine di non far pagare una doppia tassa al proprietario del bene, questi potrà beneficiare di un credito d’imposta pari ai prelievi previsti dal Governo estero sullo stesso bene. Anche questa nuova direttiva poterà diversi capitali nella casse dell’Erario. Capitali che si stima possano arrivare a 19 miliardi di euro. Infine, sotto l’occhio del Fisco finiscono anche le attività finanziarie detenute all’estero: il prelievo è previsto dell’1% e scatterà già da quest’anno mentre, nel 2013, aumenterà fino all’1,5%. Qui verrà applicato lo stesso meccanismo della doppia imposizione previsto per gli immobili.
C.M.
