Il governo stra presentando alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera i suoi emendamenti alla manovra economica 1. Tra i più attesi quelli su pensioni 2 (quelle fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012) e tassazione degli immobili (la detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro). Ecco le modifiche presentate alla Camera.
Imu. La detrazione per la nuova Imu sulla prima casa sale da 200 euro fino ad un massimo di 400 euro. L’aumento della detrazione è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni, purchè residenti nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Pensioni. Le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro, saranno indicizzate al 100% per il 2012. Per il 2013 la rivalutazione automatica totale varrà esclusivamente per gli assegni fino a due volte il minimo (935 euro). Il testo originario prevedeva per il biennio 2012-2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici nella misura del 100% limitata ai trattamenti fino a due volte il minimo. In arrivo un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni oltre i 200 mila euro. Il prelievo è previsto per la parte eccedente i 200mila euro e varrà fino al 31 dicembre 2014. “In via eccezionale” sarà possibile per “i lavoratori che abbiano maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell’entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012” andare in “pensione anticipata al compimento di un’età anagrafica non inferiore a 64 anni”.
Penalizzazioni più soft. In arrivo penalizzazioni più morbide per chi va in pensione anticipata: nei primi due anni di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto ai 62 anni di età il taglio dell’assegno viene ridotto dal 2% all’1%. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra. Nel testo originario la penalizzazione era del 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni di età.
Province decadranno a scadenza naturale. La norma sulle province prevede ora il decadimento degli organi in carica a scadenza naturale. Un sub-emendamento alla manovra, approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, corregge la formulazione dell’emendamento presentato dal governo che prevedeva la decadenza per gli organi in carica delle amministrazioni provinciali entro il 31 marzo 2013, in vista della riforma stabilita dalla manovra. La scadenza non sarà quindi anticipata e per gli organi provinciali che dovevano essere rinnovati in primavera non si andrà più al voto ma saranno nominati dei commissari ad acta.
Rendite catastali. Aumenta il coefficiente per la rivalutazione delle rendite catastali per banche e assicurazioni. Dai 50 della normativa vigente, passato a 60 in manovra, si arriva ora a “80”. Lo prevede l’emendamento del governo alla manovra.
Conti correnti. Gli attuali estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio sono gravati da un’imposta di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica. Con l’emendamento del governo, quest’imposta verrà rimossa dai cc inferiori ai 5000 euro, un meccanismo pensato per proteggere da prelievi i conti che verranno aperti per gestire le transazioni in formato elettronico. Negli altri casi l’imposta è di 100 euro.
Abolizione province. Altro emendamento presentato oggi dal governo pervede che gli organi in carica delle province decadranno il 31 marzo 2013 mentre slitta dal 30 aprile al 31 dicembre 2012 il termine entro il quale le funzioni delle province dovranno essere trasferite ai Comuni o alle Regioni. Il testo stabilisce una disciplina transitoria per gli enti in scadenza anticipata, facendo doverosa salvezza delle prerogative delle province autonome. La manovra rinviava a legge statale, senza riferimenti temporali, la determinazione del termine decorso il quale gli organi in carica delle Province decadono.
Tetto stipendi PA. Per gli stipendi della pubblica amministrazione ci sarà un tetto massimo: il trattamento economico del primo presidente della Corte di Cassazione.
Aumento aliquote artigiani. Aumentano i contributi pensionistici per artigiani e commercianti: fino ad arrivare nel 2018 al 24%. L’aumento è dell’1,3% dal 2012 e dopo di 0,45 punti ogni anno fino appunto a raggiungere il 24% a regime. Il testo iniziale prevedeva un’aliquota del 22% a regime.
Niente liberalizzazione dei taxi. “Il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea” viene escluso “dall’ambito di applicazione” dalle misure di liberalizzazione delle attività economiche previste dall’articolo 34 della manovra. Lo prevede un altro emendamento del governo.
Prelievo su scudati al 2%. Dovrebbe salire fino al 2% il prelievo sui patrimoni scudati.
Imposta sui capitali scudati. Arriva un’imposta di bollo speciale annuale al 4 per mille per i capitali scudati. Per il 2012 e il 2013 l’aliquota sarà del 10 per mille. L’imposta garantirà un gettito di 1,461 miliardi nel 2012 e 1,461 mld nel 2013. Prevista l’imposta anche per il 2014, anno in cui il gettito dovrebbe essere di 559 milioni di euro.
Farmacie verso la serrata. Confermata invece quella che riguarda la vendita dei farmaci di fascia C. Misura contro cui le farmacie sono pronte ad organizzare una serrata, probabilmente già lunedì prossimo. La decisione della chiusura potrebbe essere presa già domani da Federfarma.
Attività all’estero. Arrivano le Imposte sugli immobili e le attività finanziarie detenute all’estero da cittadini italiani. Lo prevede l’emendamento del governo al decreto legge sulla manovra. L’imposta per gli immobili è fissata allo 0,76%, mentre sulle attività finanziarie l’aliquota è apri all’1 per mille nel 2011 e 2012 e all’1,5 per mille dal 2013.
Immobili all’estero. Arriva l’imposta di bollo dello 0,76% sul valore degli immobili situati all’estero, destinati a qualsiasi uso, da persone fisiche residenti in Italia.La misura dovrebbe dare un gettito, stimato dalla Ragioneria dello Stato nella relazione tecnica, di 98,4 milioni di euro per anno nel triennio 2012-2014. La stima è stata fatta su un valore di immobili all’estero, desunto dalle dichiarazioni del redditi del 2011, di 14,4 miliardi di euro. E’ stata poi prevista una riduzione di 1-3 per tenere conto dei crediti per imposte versate nello Stato in cui si trova l’immobile.
Estesa mobilità sottoposta all’Autorità. Anche la “mobilità urbana collegata a stazioni, aeroporti e porti” nonché le infrastrutture e reti “stradali e autostradali” vengono sottoposti alla vigilanza dell’Autorità. E’ quanto prevede un emendamento del governo che cambia la norma della manovra che limitava i compiti dell’Autorità a “garantire condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture e alle reti ferroviarie, aeroportuali e portuali”. Non erano comprese né le autostrade né i servizi da a per stazioni e aeroporti.
Stipendi onorevoli. Sarà il Parlamento a provvedere al taglio degli stipendi di deputati e senatori adeguandoli alla media europea. E’ quanto prevede l’emendamento del governo alla manovra. Il testo del decreto approvato dal Consiglio dei ministri stabiliva che dovesse essere il governo, con un decreto, ad adeguare gli stipendi dei parlamentari in base ai risultati della commissione Giovannini, al lavoro da settembre per individuare la media dei trattamenti economici dei parlamentari europei. Poiché questa norma ha creato polemiche sul rischio che potesse essere intaccata l’autonomia delle camere, l’emendamento del governo ora prevede che “il Parlamento e il governo, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, assumono immediate iniziative idonee a conseguire gli obiettivi”. La nuova norma non fissa però un termine preciso. Su questo punto è intervenuto comunque il presidente della Camera Gianfranco Fini: “Parlo anche a nome di Schifani – ha detto Fini – Se la Commissione Giovannini non avrà concluso i lavori dal primo gennaio e nel più breve tempo possibile, procederemo autonomamente alla riforma prevista. Serviranno almeno 15 giorni e comunque entro fine gennaio daremo corso alle modifiche dei meccanismi relativi alle indennità”. Salvi i compensi dei consigieri di circoscrizione. I Consiglieri delle Circoscrizioni o quelli delle Comunità montane oggi in carica manterranno il loro gettone sino a fine mandato. Il decreto stabilisce la gratuità delle cariche negli enti territoriali non previsti dalla Costituzione. Tale norma, quindi, entra in vigore solo con il rinnovo delle cariche