Il governo rompe gli indugi, accantona le riserve residue e si affida alla fiducia per fare passare la manovra economica alla Camera. La decisione e’ maturata nella capigruppo: oggi il governo alle 10 porra’ la fiducia sul testo uscito dalla Commissione. Troppo importante per Monti evitare che i tempi si dilatino e che l’intervento, anche agli occhi dell’Europa e dei mercati, perda di efficacia, incappando in qualche sgradito contrattempo. Il clima in Parlamento non e’ certo da ‘luna di miele’ e, infatti, oggi al Senato, dove la Lega Nord ha protestato, esponendo in aula dei cartelli contro Monti e le tasse, si e’ avuta una sorta di acconto di quello che il governo vuole a tutti i costi evitare.La capigruppo a Montecitorio ha definito la tabella di marcia, fissando il voto finale per venerdi’ alle 19.30 in diretta tv. Unica forza dell’opposizione, la Lega ha fin dal primo momento osteggiato il decreto ‘salva-Italia’. Ma anche l’Idv ha dichiarato che votera’ contro la manovra, nello stesso giorno in cui Bersani ha spinto il governo a avere piu’ coraggio sulle liberalizzazioni e Berlusconi che non ha nascosto di avere “molte, molte perplessita’” sul pacchetto economico del governo. Il cammino si e’ quindi fatto accidentato a tal punto che e’ stato deciso di andare avanti con la fiducia.