Energia: Adoc, BEEAMS con l’UE per risparmio energetico: 300 mld in gioco

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Italia, Croazia, Bosnia e Erzegovina, Serbia e Turchia per un’azione concreta di risparmio energetico e difesa dell’ambiente. Si chiama BEEAMS (Boosting energy Efficiency in Aspiring Member States) ed è un progetto realizzato con il sostegno dell’Unione Europea che ha creato una rete presente nei quattro Paesi, ha analizzato comportamenti e consapevolezza dei consumatori di energia nei Paesi che aspirano ad entrare nell’Europa Unita. “Il risparmio energetico è una frontiera importante della strategia di crescita dell’Europa – ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc, capofila del progetto – Per le famiglie italiane vale circa 600 Euro l’anno, con le attuali tecnologie, mentre la produzione con le risorse rinnovabili vale altri 1.000 Euro l’anno, in media.” Ma anche per gli altri Paesi le cifre sono importanti. Per la Bosnia e Erzegovina si parla di circa 300 Euro l’anno nell’immediato, per la Serbia e la Croazia circa 400 Euro, mentre per la Turchia ogni famiglia potrebbe avere un risparmio di quasi 250 Euro in media. Complessivamente, in Europa abbiamo a che fare con una montagna di denaro che le famiglie potrebbero risparmiare, quasi 300 Miliardi di Euro, dei quali i due terzi nei Paesi più sviluppati del Vecchio Continente. All’incontro internazionale previsto per domani 16 dicembre 2011 alle ore 10 presso la sede dell’Adoc, al quale parteciperanno Bogdan Popovic di Apos Serbia, Gordana Bulic di Klub Potrosaca, Ali Cetin di Tudef, Claudio Ferrari di Esco Italia e Giuseppe Garibaldi di Eni, si discuterà delle strategie che i consumatori adotteranno nei prossimi mesi ed anni per ottenere i vantaggi attesi da un consumo responsabile ma anche conveniente.

Questo documento è stato realizzato con il contributo finanziario dell’Unione Europea. Il progetto BeEAMS è cofinanziato per un totale di 278,822.48 euro, pari al 79,7 % del costo totale stimato dell’azione. Il contenuto di questo documento è di esclusiva responsabilità di Adoc e non può in nessun caso essere considerato come espressione della posizione dell’Unione Europea. Il beneficiario autorizza inoltre l’amministrazione aggiudicatrice e la Commissione Europea a pubblicare il suo nome e indirizzo, nazionalità, la concessione, la durata e l’ubicazione del progetto, nonché l’importo massimo della sovvenzione e il tasso di finanziamento dei costi ammissibili dell’azione, come stabilito nell’articolo 3.2 delle condizioni particolari. Una deroga dalla pubblicazione di queste informazioni può essere concessa se si rischia di mettere in pericolo il beneficiario o danneggiare i suoi interessi commerciali.