Rapporto 2011 sullo Stato delle Province del Lazio

0
741

Buone notizie sul fronte della disoccupazione: livelli ancora elevati, ma in progressivo calo (-9,2% rispetto al 2009) – Osservando il tasso di disoccupazione nelle province del Lazio, a fronte di una media regionale pari al 9,3% nel 2010, i valori più elevati si registrano a Latina (10,6%) e a Viterbo (10,6), seguite da Frosinone (9,5%), Roma (9,1%) e Rieti (8%). Sebbene il contesto viterbese sia tutt’altro che positivo, nella provincia si rileva un forte calo della disoccupazione rispetto al 2009, quando il valore era pari all’11,7%, registrando una diminuzione di 1,1 punti percentuali a fronte di un incremento di 0,8 punti percentuali nella regione (dall’8,5% al 9,3%). In termini assoluti si osserva nella provincia una contrazione di 1.400 disoccupati (-9,2%), attestandosi nel 2010 a 13,8 mila le persone in cerca di lavoro a fronte delle 15,2 dell’anno precedente. Insieme a Latina (-1,2% il numero dei disoccupati), Viterbo rappresenta la sola provincia in cui il numero dei disoccupati è diminuito; tutti gli altri territori, infatti, seguono l’andamento medio regionale (+11,3%), con un incremento del 30,4% a Frosinone, del 13,9% a Roma e dell’1.9% a Rieti.

A Viterbo il più alto tasso di indebitamento delle famiglie – Nel 2010 il rapporto tra gli impieghi bancari e il reddito delle famiglie del viterbese raggiunge il 77,9% (+10 punti percentuali rispetto al 2009), il livello più alto di tutte le province del Lazio. Nonostante la maggiore propensione delle famiglie a ricorrere al credito, rimane tuttavia contenuto il valore delle sofferenze (555 euro, +93 euro rispetto al 2009) e il tasso di insolvenza (3,4%).

Aumenta l’import dei prodotti agricoli e alimentari – Nonostante l’aumento delle esportazioni (+17,8%) dell’ultimo anno, nel quinquennio 2005-2010 nella provincia di Viterbo si registra un calo delle esportazioni del 16,1%. La propensione all’esportazione del 2010 risulta essere la più bassa della regione (3,7%). Sul fronte opposto le importazioni registrano la crescita più sostenuta aumentando del 52%, trainate soprattutto dai prodotti agricoli e alimentari (che rappresentano rispettivamente il 15,8% e il 15,6% delle importazioni della provincia), facendo registrare un deficit della bilancia commerciale di 44 milioni. Il principale settore di esportazione, diversamente dalle altre province, fortemente interessate dal comparto chimico farmaceutico, è quello della ceramica, che assorbe il 39,3% delle esportazioni complessive. Viterbo presenta infine una lieve diminuzione (-241 mila euro) degli IDE in entrata tra i quinquenni 2000-2004 e 2005-2009, risultando in controtendenza rispetto alle altre province della regione. Dal saldo negativo (-1,6 milioni) è possibile evidenziare la maggiore tendenza agli investimenti in uscita.

Critico l’inserimento lavorativo per gli immigrati residenti – A livello regionale il confronto tra il tasso di occupazione registrato tra italiani e stranieri appare decisamente favorevole per gli immigrati, risultando pari a 66,5 occupati ogni 100 residenti stranieri a fronte di 53 ogni 100 tra i lavoratori italiani. In realtà, un maggiore livello di disaggregazione mostra una situazione non omogenea tra le diverse province, con un tasso di occupazione relativo agli stranieri superiore a quello degli italiani soltanto nella provincia capitolina (71,6% a fronte del 53,7%) e in quella di Rieti (56,7% tra gli stranieri 53,6% tra gli italiani). Le restanti aree mostrano una situazione occupazionale più facile per gli italiani con lo scarto più significativo a Viterbo (51,8% tra gli italiani e 34,5% tra gli stranieri), seguita da Frosinone (49,7% e 39,5%) e Latina con una differenza tra i due valori più contenuta (50,8% tra gli italiani e 48,9% tra gli stranieri).

Tra i banchi delle scuole 9 alunni su 100 sono stranieri – Nell’anno scolastico 2009/2010, sono 3.819 gli alunni stranieri nella provincia di Viterbo (pari al 5,9% del totale regionale), con un aumento significativo rispetto all’anno precedente (+8,7%) superiore al dato rilevato nel Lazio (+5,1%).
Anche in termini relativi, Viterbo (con 9 studenti stranieri ogni 100 iscritti nell’a.s. 2009/2010) insieme a Roma (8,5) presenta un’incidenza superiore al dato regionale (7,9), mentre le altre province registrano valori ancora inferiori a quelli medi (7,5 a Rieti, 5,8 a Latina e 4,5 a Frosinone).

A un anno dalla laurea, il 51,8% degli studenti della Tuscia lavora, a fronte di percentuali più basse negli altri atenei del Lazio – Secondo i dati Almalaurea (Indagine 2010) nel Lazio, ad 1 anno dalla laurea risulta impiegato meno della metà degli studenti, con l’eccezione della Tuscia che registra un tasso di occupazione tra gli studenti pari al 51,8%, superiore sia al dato nazionale (48,7%), sia a quello dei principali atenei laziali (48,8% a Roma Tre, 47,4% alla Lumsa, 46,9% a La Sapienza e 39,7% a Cassino).

Allarme sicurezza stradale nel 2010 – Nel 2010 la provincia di Viterbo registra segnali preoccupanti sul fronte della sicurezza stradale con un incremento del numero di incidenti stradali (+3,2%, da 840 a 867), dei feriti (+3,6%, da 1.302 a 1.349) e soprattutto dei decessi (+66,7%, da 21 a 35morti). Anche in termini relativi Viterbo presenta un’incidenza dei morti (4 decessi ogni 100 incidenti stradali) superiore a quella media regionale e nazionale (pari rispettivamente a 1,6 e 1,9).

2010: anno positivo per il turismo a Viterbo – Viterbo conferma anche nel 2010 la buona performance dell’anno precedente, incrementando gli arrivi (+35%, pari a 219.475) e, soprattutto, le presenze (+58,4%, pari a 1.081.330). Aumenta inoltre l’attrattività provinciale sia tra gli italiani (182.421 arrivi, pari a +36,8% e 883.531 presenze, pari a +67%), sia tra gli stranieri (37.054 arrivi, pari a +26,9% e 197.799 presenze, pari a +28.6%).

Tarquinia guida la ripresa del settore turistico – Il patrimonio culturale della provincia di Viterbo registra nel 2010 i risultati più positivi con 434,3 mila visitatori (+5,5% rispetto al 2009) e un incasso complessivo di 469,6 mila euro (+21,8%). Gli incrementi maggiori si registrano nei siti archeologici di Tarquinia, con il Museo Archeologico Nazionale che in un anno raddoppia i propri visitatori (da 29,4 mila a 60,4 mila), con un incasso di 77 mila euro e il Circuito Archeologico che raggiunge i 29 mila visitatori (e un incasso di 224 mila euro).

In forte aumento le certificazioni ISO 14001 (+288,9% tra il 2006 e il 2010) – Nel Lazio l’aumento delle imprese certificate ISO 14001 risulta nel 2010 pari al 138,6% rispetto al 2006 e al 37,8% rispetto all’anno precedente, con un numero di imprese certificate ISO 14001 che passa da 637 nel a 878. A livello provinciale nel periodo 2006-2010 l’incremento più significativo si registra a Viterbo (da 18 a 70 imprese certificate, pari a +288,9%), con un incremento particolarmente sostenuto nel corso dell’ultimo anno quando le imprese certificate nel viterbese passano da 36 a 70 (+94,4%). Considerando l’indice relativo al rapporto tra imprese che utilizzano strumenti di gestione ambientale e imprese attive, nonostante il Lazio registri complessivamente valori ancora distanti dalla media nazionale (con 19 imprese certificate ogni 10.000 attive rispetto alle 28 presenti sul territorio italiano), a livello provinciale è sempre Frosinone a presentare l’indice più elevato, con valori praticamente speculari a quelli italiani (27,7 imprese certificate ogni 10 mila attive).