BpM: class action di Federconsumatori

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Alla fine del 2009, come si ricorderà, le banche per la loro debolezza patrimoniale sono ricorse al mercato e ai Tremonti Bond.
La Popolare di Milano aveva deciso di utilizzare ambedue le strade e ha lanciato un prestito destinato al pubblico che poi sarebbe stato convertito in azioni.
In considerazione del fatto che gli investitori istituzionali non avevano apprezzato molto l’offerta della BPM (anche in quanto la Consob aveva imposto che nel prospetto di collocamento fossero inseriti degli scenari di probabilità in base ai quali le possibilità che il rendimento fosse negativo sfioravano il 70%) la stessa ha spostato la massa dei titoli verso il portafoglio dei propri correntisti.
La Consob, a seguito di una ispezione, ha accertato che la Banca aveva alzato, in moltissimi casi repentinamente, il profilo di rischio del cliente per adeguarlo all’operazione e per ottenere un buon collocamento verso i correntisti.
Di qui una pesante sanzione al Direttore Generale, al Condirettore Generale della Banca e al Responsabile della Compilance.
L’acquisto di tali titoli ha comportato una perdita rilevantissima e la Federconsumatori, proprio di fronte ad un’acclarata responsabilità della Banca nel collocamento dei titoli al solito “parco buoi” costituito dai risparmiatori e dalle loro famiglie, ha dato mandato a un collegio di legali, coordinato dal Prof. Avv. Massimo Cerniglia, di predisporre una class action contro la BPM e di notificarla al più presto.
La Federconsumatori indirà inoltre un’Assemblea a Milano per discutere della questione.