“Abbiamo sempre ritenuto di operare correttamente nell’interesse della Città. Le attuali contestazioni sono frutto di una diversa interpretazione delle norme di contabilità pubblica. Abbiamo utilizzato prassi da anni consolidate tanto in Alessandria che in molti altri Comuni. Continueremo, pertanto, a lavorare, nel rispetto del mandato conferitoci e per il conseguimento degli obiettivi di programma, apportando al bilancio le modifiche stabilite dalla Corte dei Conti, fermo restando che l’adeguamento, che avverrà nel Consiglio Comunale convocato per il 23 dicembre, è determinato dal necessario rispetto delle valutazioni operate dalla Corte dei Conti, sia pur nel convincimento della correttezza delle tecniche contabili poste in discussione”.
Il sindaco Piercarlo Fabbio, cui è stato notificato ieri mattina con l’assessore Luciano Vandone l’avviso di garanzia nell’ambito dell’indagine avviata dalla Procura della Repubblica, assicura la massima collaborazione alla Magistratura “per ribadire l’impegno mio e di chi ha amministrato con me a favore di Alessandria. In questi anni il nostro capoluogo di provincia è cresciuto, invertendo l’andamento degli anni precedenti che ne aveva determinato una sottovalutazione del ruolo e dell’immagine. Abbiamo investito in modo oculato per non arrenderci al pessimismo della congiunturale internazionale. Anche in tempi di crisi non si può restare al palo, così abbiamo preparato la strada a tutti gli alessandrini per garantire loro un’opportunità di crescita. Il pesante debito ereditato è rimasto invece fermo. Questo abbiamo fatto per amore e rispetto verso la nostra città che, siamo convinti, meriti di pensare al futuro dei nostri figli in grande. Noi abbiamo avuto il coraggio, per esempio, di rifare corso Roma, rendere viva la Cittadella, rinnovare il centro, altri non l’hanno avuto”.