A novembre 2011 l’Istat registra un tasso di crescita congiunturale pari al 3,1% per le esportazioni ed allo 0,5% per le importazioni. Nell’ultimo trimestre la dinamica congiunturale è positiva per le esportazioni (+1,4%) e negativa per le importazioni (-0,8%).
La crescita tendenziale è nettamente più sostenuta per le esportazioni (+11,2%) rispetto alle importazioni (+3,9%). Nel periodo gennaio-novembre 2011 la dinamica tendenziale delle esportazioni e delle importazioni si attesta su livelli pressoché identici (rispettivamente +15,2% e +15,1%).
A novembre 2011 il deficit commerciale con i paesi extra Ue è pari a 1.198 milioni, significativamente inferiore a quello di novembre 2010 (-2.062 milioni).
Il deficit energetico (-5,5 miliardi) è tuttavia più ampio rispetto al 2010 (-4,6 miliardi). La riduzione del deficit commerciale, quindi, è determinata dalla forte espansione dell’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, che cresce da 2,6 (novembre 2010) a 4,3 miliardi (novembre 2011).
L’aumento tendenziale delle esportazioni coinvolge tutti i principali comparti. I prodotti intermedi (+18,6%) e i beni di consumo non durevoli (+17,9%) presentano tassi di crescita superiori alla media.
Le importazioni mostrano incrementi tendenziali per l’energia (+16,1%) e per i beni di consumo non durevoli (+11,9%). Gli acquisti all’estero degli altri principali raggruppamenti di beni registrano, invece, una dinamica tendenziale negativa, particolarmente rilevante per i beni di consumo durevoli (-10,9%) e i prodotti intermedi (-10,8%).
I mercati più dinamici all’export sono: Svizzera (+32%), Giappone (+19,9%), Mercosur (+18,8%), EDA (+17,4%) e Turchia (+14,4%). I paesi ASEAN (+9,6%) e la Russia (+6,4%) presentano tassi tendenziali inferiori a quello medio. Le esportazioni verso la Cina sono stabili (+0,4%), mentre quelle verso l’India (-25,5%) e OPEC (-5,7%) sono in netta diminuzione.
La crescita delle importazioni risulta ampiamente superiore alla media per i flussi commerciali provenienti da Russia (+25,3%), ASEAN (+16%), India (+14,4%), Mercosur (+13,8%) e Svizzera (+13,5%). In marcata flessione risultano gli acquisti di beni da EDA (-28,2%), Giappone (-20,2%) e Cina (-17,6%).