Sono 120 mila i contribuenti che hanno scelto di chiudere il contenzioso con il Fisco approfittando della definizione agevolata delle liti fiscali pendenti fino a 20mila euro prevista dalla manovra correttiva dello scorso luglio (articolo 39, Dl 98 del 2011). Una scelta che ha già portato nelle casse dell’Erario oltre 138 milioni di euro, somma destinata a crescere quando gli intermediari finanziari completeranno la trasmissione dei dati sui versamenti all’Agenzia. Sono state, quindi, superate le previsioni di incasso stimate originariamente in 112 milioni di euro. Il successo di questa operazione, oltre a portare maggiori entrate nelle casse dello Stato, alleggerisce il carico di lavoro delle Commissioni tributarie, che possono dedicare maggiori risorse ai procedimenti di valore più significativo. Si tratta di un primo importante passo sulla strada della diminuzione della microconflittualità, che proseguirà con l’entrata in vigore della mediazione, operativa dal 1° aprile 2012. Un nuovo istituto che permetterà di ridurre drasticamente il numero delle nuove controversie di valore pari o inferiore a 20mila euro.
I numeri della definizione delle liti minori
Alla data del 12 dicembre 2011 risultano effettuati 93.436 versamenti per la definizione delle liti minori. Vi sono poi tutta una serie di contenziosi che sono stati chiusi senza versamenti perché l’importo versato in precedenza era pari o superiore a quanto dovuto per la definizione. Pertanto, con buona approssimazione il numero definitivo delle liti minori oggetto di definizione dovrebbe assestarsi su 120.000. Questa cifra potrà essere confermata solo dopo il prossimo 2 aprile, data ultima di invio delle domande telematiche. Il riscosso è pari a 138.376.278 euro con un versamento medio per singolo contribuente pari a 1.481 euro. La nuova chance della mediazione – La definizione delle liti minori, che ha permesso di chiudere un numero considerevole di controversie, consentirà agli uffici dell’Agenzia di gestire al meglio le richieste di mediazione che saranno presentate a decorrere dal prossimo 1 aprile 2012. Per gli atti notificati a partire da questa data, infatti, chiunque intende proporre un ricorso contro gli atti emessi dall’Agenzia delle Entrate, di valore fino a 20 mila euro, è tenuto a presentare istanza di mediazione diretta all’annullamento totale o parziale ovvero alla rideterminazione della pretesa fiscale. La presentazione dell’istanza è condizione di ammissibilità del ricorso.