Con la fine del sistema delle “quote” (età più anni di contributi) e delle finestre mobili, ora l’allineamento tra autonomi e dipendenti avverrà senza penalizzazioni. Secondo quanto previsto dalla Manovra Monti, infatti, a partire dal prossimo anno, si avvierà la riforma pensionistica che porterà progressivamente tutti ad andare in pensione a 66 anni entro il 2018. Per tutti si intendono donne e uomini e dipendenti privati e autonomi appartenenti a qualsiasi categoria. Per quanto riguarda gli uomini, l’allineamento sarà in vigore già dal primo gennaio: 42 anni e tre mesi di versamento di contributi o 66 anni di età. Diverso, invece, il meccanismo previsto per le donne. Il Decreto, infatti, stabilisce che l’avvicendamento avverrà in maniera progressiva:
2012 – a. donne dipendenti nel privato: 62 anni;
b. donne autonome: 63 anni e 6 mesi.
2014 – a. donne dipendenti nel privato: 63 anni e sei mesi;
b. donne autonome: 64 anni e 6 mesi.
2016 – a. donne dipendenti nel privato: 65 anni;
b. donne autonome: 65 anni e sei mesi.
2018 – a. donne dipendenti nel privato: 66 anni;
b. donne autonome: 66 anni.
Nel settore del pubblico impiego, l’allineamento tra uomini e donne sarà in vigore già dal primo gennaio prossimo.
C.M.