Cattive notizie in questi giorni per 15mila piccoli risparmiatori della Banca Popolare di Milano: questo è il numero di coloro che ha infatti accettato la sottoscrizione al prestito obbligazionario “Convertendo” 2009/2011 6,75%, e che vedranno convertirsi oggi le proprie obbligazioni in azioni della BPM. L’ADUC parla di un vero e proprio tranello. I risparmiatori, infatti, riceveranno 36,9 azioni della banca per ogni 100 euro di obbligazione sottoscritta, azioni che oggi hanno una valore di 0,3 euro l’una, per un totale di 11 euro ogni 100 investite, e una perdita di capitale pari a circa l’89% rispetto a quello iniziale. Con la Delibera n. 17077 del 20 novembre 2009, la Consob aveva già fatto ingiunzione contro la Banca Popolare di Milano al fine di porre fine a diverse irregolarità, elencate in maniera dettagliata nel lungo provvedimento preso, ma senza successo. Il prospetto informativo provveduto dalla BPM avvisava i clienti delle sette probabilità su dieci di avere un rendimento negativo a scadenza, ma gli stessi affermano caldamente di non essere stati informati adeguatamente dell’eventualità: nessun risparmiatore avrebbe in effetti intrapreso un investimento di questo genere partendo da queste prerogative. Il consiglio di ADUC, che si rammarica per il fatto che qui in Italia non sia possibile fare una vera class action, perfetta a loro dire in situazioni di questo tipo, è quindi quello di richiedere individualmente un risarcimento alla banca. Non solo, la stessa associazione fornisce a chi ne fa richiesta, il modello di una lettera di specifica contestazione e richiesta di risarcimento danni.
Autore: N.R.
Fonte: StudioCataldi.it