Le attese dei consumatori sul 2012 registrate dall’Indice Soldi Sette sulla fiducia dei risparmiatori (l’Indice va da 0, pessimismo nero a 200, massima euforia), mostrano un pessimismo senza precedenti. L’indice, disponibile anche su www.soldi.it, è sceso infatti a quota 77,5, il livello più basso registrato nella sua storia decennale, in un’area di pessimismo profondo che non mancherà di farsi sentire sui consumi e sull’economia.
Dalle rilevazioni effettuate, meno di un quinto degli intervistati si attende che il 2012 porti a un miglioramento della propria situazione economica, più della metà si attende una situazione in peggioramento, meno di un terzo crede che le cose non andranno né meglio, né peggio. “Non si vedevano così tanti pessimisti tutti insieme dal 2008, nel pieno della crisi subprime – rileva Vincenzo Somma, direttore di Soldi Sette – ma allora, almeno, c’erano un po’ più ottimisti a contrastarli”.
In questo contesto resistono comunque residui di ottimismo negli investimenti in immobili il cui indice sale da 102,8 a 103,3, mentre si sgonfiano le speranze riposte negli investimenti in azioni (l’indice è sceso da 104,5 a 98,5) e obbligazioni (da 102,8 a 100,5). Il divario tra l’indice generale, crollato a 77,5, e i sottoindici relativi agli investimenti che restano vicini a quota 100 si può forse spiegare col fatto che la gente non teme tanto per i soldi investiti (circa l’80% si aspetta che restino invariati), quanto un peggioramento dei propri redditi lavorativi.