Utilizzato lo strumento degli impegni in 35 casi. Dal mancato riconoscimento della garanzia a carico del venditore agli inganni sulla rete, dalla scarsa trasparenza dei contratti nel libero mercato dell’energia ai tachimetri ‘taroccati’ fino alle ‘finte’ università, un bilancio del lavoro svolto dall’Autorita’ nell’anno che sta per chiudersi.
Oltre 12 milioni di euro di sanzioni, a fronte di 133 procedimenti chiusi e 35 istruttorie che sono sfociate in misure pro-consumatore adottate dalle aziende coinvolte, per un totale di 168 decisioni. E’ il bilancio dell’attività 2011 dell’Autorità Antitrust in applicazione del Codice del Consumo. Accanto all’arma delle multe, anche quest’anno l’Autorità ha dunque utilizzato, laddove realmente utile per la tutela dei cittadini, lo strumento degli impegni, presentati dalle aziende e strettamente monitorati, durante la fase della loro applicazione, dagli uffici.
L’azione dell’Antitrust, supportata dalle denunce delle associazioni dei consumatori e dei singoli cittadini, ha spaziato a 360 gradi: dal mancato riconoscimento della garanzia a carico del venditore, agli inganni sulla rete, dalla scarsa trasparenza dei contratti nel libero mercato dell’energia ai tachimetri ‘taroccati’, fino alle ‘finte’ università.
Di seguito, per settore, i principali filoni di intervento.
ENERGIA, INDUSTRIA, INFORMATICA E COMMERCIO
L’Antitrust ha sanzionato il fenomeno, che ha interessato i più importanti operatori del settore, delle attivazioni non richieste di fornitura di energia e gas.
Sempre più diffusi gli inganni che ‘corrono’ sulla rete, messi in atto da soggetti che risiedono spesso in Paesi extraeuropei, e che diffondono le loro pratiche scorrette, come il pagamento di servizi non richiesti, attraverso i siti web, moltiplicando così la loro capacità offensiva. Controllati e sanzionati i comportamenti scorretti di venditori di auto usate che ‘taroccavano’ i tachimetri per fare apparire più nuove le vetture proposte. L’Autorità ha verificato a campione, scoprendo anche negozi non in regola, la correttezza dei saldi 2011: qualche operatore aveva ‘alzato’ il prezzo di riferimento per fare apparire lo sconto particolarmente conveniente.
AGROALIMENTARE E GRANDE DISTRIBUZIONE
Nel mirino dell’Antitrust quest’anno non solo creme dimagranti o i prodotti che promettono la ricrescita dei capelli: l’attività è stata orientata anche a garantire una rigorosa informazione sulle indicazioni salutistiche e nutrizionali utilizzate nella presentazione dei prodotti, per evitare, ad esempio, che consumatori con il colesterolo alto si facciano attrarre da diciture come “senza colesterolo”. Monitorata l’attività promozionale del servizio di conservazione del sangue cordonale che si svolge presso laboratori esteri tramite l’intermediazione di agenti o filiali italiane: grazie alle istruttorie dell’Autorità le principali società attive nel settore hanno modificato le loro pubblicità, che risultano ora aderenti alle evidenze scientifiche più accreditate.
Nella grande distribuzione organizzata l’Antitrust ha imposto il rispetto della garanzia legale di conformità a carico del venditore, con una serie di istruttorie concluse con l’accettazione di impegni, fino alla maxi multa comminata di recente al gigante Apple.
SERVIZI, VIAGGI E TURISMO
Sanzioni per le agenzie di viaggio on line che fornivano informazioni poco trasparenti, con tariffe che, inizialmente proposte come particolarmente vantaggiose, nella fase finale del processo di prenotazione risultavano molto più alte di quanto promesso. In alcuni casi è stata riscontrata anche la mancanza di un sistema in grado di garantire ai consumatori lo sblocco, in tempi rapidi, delle somme congelate per operazioni non andate a buon fine e la scorrettezza nella gestione dei reclami. Nel settore del trasporto aereo è stata sanzionata, tra l’altro, la pratica, messa in atto dalle principali compagnie aeree nazionali ed estere, tradizionali e low cost, consistente nello scorporo dal prezzo dei biglietti aerei promossi sulle home page o nel sistema di prenotazione on line, di una voce di costo connessa alla scelta del mezzo di pagamento per acquistare il biglietto. Multe anche per le campagne pubblicitarie, prevalentemente diffuse su internet, con le quali operatori privati, privi delle necessarie autorizzazioni, promuovevano corsi di laurea, specializzazioni post laurea e bachelor of art in diverse discipline, privi di valore giuridico.
COMUNICAZIONI
Nel settore della telefonia fissa l’Autorità ha sanzionato la mancata attivazione di servizi telefonici o l’attivazione di servizi non richiesti mediante la tecnica del teleselling a distanza. Nella telefonia mobile le istruttorie hanno riguardato, tra l’altro, le promozioni di tariffe subordinate a condizioni particolari e a vincoli fuori dalla possibilità di controllo da parte degli utenti e la prospettazione ambigua e fuorviante della velocità di navigazione internet in mobilità. Sanzionati anche gli ostacoli all’esercizio della disdetta, come la prosecuzione della fatturazione del servizio disdettato. Nel settore tv l’Antitrust ha multato alcune emittenti minori per i finti quiz televisivi che nascondevano in realtà abbonamenti a suonerie e partecipazioni a pagamento a giochi a premi. Sanzionate anche Rai e Mediaset per le informazioni fornite durante il televoto e la mancata predisposizione di strumenti in grado di prevenire potenziali alterazioni del sistema.
ATTIVITA’ FINANZIARIE
L’anno che sta per chiudersi ha registrato ancora qualche caso di ostacolo alla portabilità dei mutui. Sanzionata anche l’ingannevolezza delle comunicazioni inviate alla clientela relative alle proposte di modifica unilaterale dei contrattidi mutuo a tasso variabile e di quelle relative ai tassi di interesse applicati ai conti correnti di nuova apertura.
Sotto stretto monitoraggio il settore assicurativo: l’Autorità ha condannato la pratica di alcuni agenti che inviavano ai propri clienti solleciti di pagamento non dovuti perché relativi a polizze assicurative già correttamente disdettate.
Oggetto di istruttoria anche i comportamenti finalizzati ad attenuare, se non ad annullare, la possibilità per il consumatore di fruire della classe di merito del guidatore più virtuoso del proprio nucleo familiare.