Manovra Monti/ Pensioni, dal 6 marzo stop ai pagamenti in contanti

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Si riduce il tempo a disposizione dei contribuenti per adeguarsi alle nuove norme sulla tracciabilità dei pagamenti e la soglia dei trasferimenti in contanti. Soglia che riguarderà anche le pensioni. Secondo la circolare dell’Inps emessa il 30 dicembre scorso n. 24711, infatti, i pensionati dovranno prepararsi a ricevere i pagamenti al di sotto dei 1000 euro in via elettronica. Il decreto Salva Italia, all’articolo 12, ha voluto, in questo modo, lasciare una “finestra di assestamento” ai contribuenti al fine di prepararsi alle nuove regole: fino al 6 marzo prossimo la moneta cartacea verrà ancora utilizzata. Dal 7 marzo in poi, però, tutti coloro che dovranno riscuotere somme superiori alla soglia stabilita, si dovranno munire di conti correnti, libretti postali o carte elettroniche ricaricabili su cui poter far accreditare la pensione. I conti correnti, in questo caso, saranno studiati al fine di ridurre al minimo i costi di gestione arrivando ad azzerare l’imposta di bollo per le fasce più deboli. Per quanto riguarda, invece, le carte ricaricabili, queste potranno essere utilizzate sia per prelevare di volta in volta le somme di cui si ha bisogno sia per effettuare pagamenti commerciali. I libretti, infine, dovranno essere nominali. Il messaggio dell’Inps individua anche una fascia temporale per le comunicazioni sulle nuove modalità di pagamento: entro la fine di febbraio, infatti, tutti i pensionati dovranno indicare in che modo desiderano riscuotere la pensione e lo potranno fare tramite il sito www.inps.it se muniti di codice Pin o attraverso gli sportelli dello stesso Istituto, delle Poste o della banca di fiducia.

C.M.