Sassari, crisi della Pb Oil: l’assessore Denegri incontra i sindacati

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«Il licenziamento dei lavoratori da parte di Pb Oil è assolutamente ingiustificabile, né l’azienda può tentare di far passare l’idea che questa decisione sia la diretta conseguenza di provvedimenti adottati dalla Provincia di Sassari». È la ferma presa di posizione dell’assessore provinciale dell’Ambiente, Paolo Denegri, che questa mattina ha incontrato le organizzazioni sindacali di categoria, alle quali ha ribadito le preoccupazioni dell’amministrazione, confermando tra l’altro «piena e immediata disponibilità a effettuare assieme all’Arpas i controlli già concordati, necessari per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, non appena l’azienda sarà nelle condizioni di riavviare gli impianti, che sono chiusi da oltre un mese per problemi tecnici imputabili alla stessa azienda».
Nei giorni scorsi la Pb Oil aveva scritto al sindaco di Porto Torres, Beniamino Scarpa, e al presidente della Provincia, Alessandra Giudici. Poche righe per annunciare la chiusura dell’impianto per la rigenerazione degli oli usati e il conseguente licenziamento di 48 lavoratori. Nessun riferimento, nelle due missive, alle ragioni che stanno spingendo la società ad abbandonare la presa. Ma dalle notizie lasciate trapelare, e rimbalzate sino a piazza d’Italia attraverso un tam tam telefonico che ha coinvolto amministratori e sindacati, sembra quasi che la Pb Oil accusi implicitamente la Provincia, che negando una proroga all’autorizzazione integrata provvisoria renderebbe ineluttabile la scelta dell’azienda.
Anche per questo motivo la Provincia di Sassari si è immediatamente attivata per incontrare i sindacati, e questa mattina i rappresentanti dei lavoratori sono stati ricevuti negli uffici del settore Ambiente dall’assessore e dai tecnici, che hanno ripercorso le tappe più recenti di una vicenda che si trascina da oltre un anno, e che nei mesi scorsi aveva portato l’amministrazione a ritirare il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione integrata ambientale nell’esclusivo interesse dei lavoratori, chiedendo in cambio che l’azienda effettuasse un monitoraggio definitivo dell’impatto ambientale del proprio ciclo produttivo.
«Gli impegni assunti in settembre da Pb Oil ci permettevano di evitare il blocco della loro attività, che avrebbe rappresentato un’ulteriore emorragia di posti di lavoro di cui certamente il territorio non avverte il bisogno – ha detto l’assessore ai sindacati – ma anche di ribadire a chiare lettere che per quanto ci riguarda la salute e la tutela dell’ambiente non si contrattano». Il monitoraggio, da parte di Provincia e Arpas, «si sarebbe dovuto concludere entro dicembre – ha ricordato stamattina Denegri – ma la chiusura degli impianti da parte di Pb Oil da oltre un mese ha reso impossibile ogni indagine».
Nonostante la piega presa dagli eventi, Denegri e la struttura tecnica del settore Ambiente dell’amministrazione provinciale hanno confermato ai sindacati la massima collaborazione con Pb Oil. «Non appena riattiveranno gli impianti per fare quanto concordato – conclude l’assessore – interverremo insieme all’Arpas per compiere i controlli necessari al definitivo rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale».