Dopo la scelta sbagliata e senza confronto in materia di deregolamentazione del commercio, si registra, ormai quotidianamente, l’accavallarsi di notizie di stampa su ulteriori interventi di liberalizzazione che avrebbero ad oggetto il settore del commercio da cui emerge la possibilità di madornali errori, a partire dall’asserita totale deregolamentazione delle vendite straordinarie: è quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
Errori – prosegue la nota – che non andrebbero a vantaggio dei consumatori, perchè ridurrebbero drasticamente trasparenza delle offerte e qualità dei prodotti, e che, invece, danneggerebbero un modello italiano di distribuzione commerciale in cui la vitale e competitiva compresenza di piccole, medie e grandi superfici di vendita ha fin qui mostrato di agire positivamente tanto a vantaggio della concorrenza, quanto della qualità del servizio reso ai consumatori.
Anche per quanto riguarda la riforma della distribuzione dei carburanti si rischia di andare incontro ad un processo di espulsione dei gestori dall’attività, senza che si possano conseguire apprezzabili riduzioni del prezzo dei carburanti a vantaggio dei consumatori.
Proprio per evitare questi errori – conclude Confcommercio – chiediamo formalmente al Presidente Monti di volersi confrontare con chi rappresenta il commercio italiano. Perché l’esperienza di chi ogni giorno fa, nel nostro Paese, commercio non può e non deve essere ignorata nel momento della formazione di scelte di riforma dell’attività d’impresa, da cui ci si attende un importante contributo al rafforzamento della crescita dell’Italia.