In merito alle novità che potrebbero essere introdotte dal Governo in materia di liberalizzazioni Federfarma rende noto che:
“Le farmacie vogliono dare il proprio contributo alla crescita del Paese, migliorando e potenziando la propria rete attraverso un aumento equilibrato del numero dei presidi attivi sul territorio, ma non possono subire interventi che avrebbero un impatto destabilizzante sul servizio farmaceutico, oggi efficiente ed estremamente apprezzato dai cittadini.
Le farmacie sono in attesa di essere ricevute dal Governo, come preannunciato, per poter verificare l’impatto e la sostenibilità degli interventi ipotizzati nelle varie bozze che circolano in queste ore.
La riforma del settore deve tener conto del delicato equilibrio economico di molte farmacie, in particolare quelle più piccole e quelle che operano nei centri minori, che verrebbero messe in crisi da un’accentuazione eccessiva della concorrenza e che già oggi sono in grave difficoltà a causa dei continui tagli alla spesa farmaceutica e della distribuzione diretta dei farmaci da parte delle ASL.
In quest’ottica occorre guardare alle esperienze di altri Paesi europei, come Grecia, Portogallo e Francia, dove si sta cercando di porre rimedio a un aumento eccessivo del numero delle farmacie, al correlato incremento dei costi per il servizio sanitario nazionale e alle carenze del servizio, in particolare nelle zone rurali.
Il Consiglio di Presidenza di Federfarma è riunito in via permanente per monitorare lo sviluppo della situazione, puntando ad evitare che nella riforma prevalgano interessi economici anziché la tutela della salute”.