Casalinghe e casalinghi: stop ai rischi sul lavoro con l’assicurazione INAIL

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Scade il 31 di questo mese l’obbligo di sottoscrizione della polizza di 12,91 euro contro gli infortuni domestici per chi si occupa a tempo pieno, gratuitamente e in via esclusiva delle mansioni di cura della casa. Ecco tutte le informazioni utili per gli interessati e le diverse modalità per procedere al pagamento

Per chi si occupa a tempo pieno, in via esclusiva, della cura della propria casa tutelarsi contro i rischi è un doveroso obbligo di legge. Un obbligo che costa poco, al quale bisogna adempiere – come ogni anno – entro la fine di gennaio e che può rappresentare una grande risorsa a disposizione dei lavoratori interessati e delle loro famiglie quando si verifica – molto più spesso di quanto si possa credere – un incidente. Entro il 31 di questo mese, dunque, va rinnovata l’assicurazione INAIL contro gli infortuni domestici. La polizza costa 12,91 euro e sono interessati donne e uomini – tra i 18 e 65 anni – che si occupano della cura della casa gratuitamente e senza subordinazione.
In corso una campagna di sensibilizzazione. In merito l’Istituto sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione su stampa periodica, Internet, radio e tv per rendere tutta la popolazione italiana più consapevole di quanto sia essenziale – in questo contesto – la cultura della prevenzione, puntando sulla conoscenza dei rischi specifici e sull’importanza, per chi lavora in casa “a tempo pieno”, di garantirsi le opportune tutele.
Interessate oltre 5 milioni di persone. Secondo le stime dell’INAIL – elaborate sui dati Istat in relazione ai requisiti stabiliti dalla legge 493/99, che ha istituito l’obbligo assicurativo – sono 5.170.000 le persone potenzialmente coinvolte, tra i 18 e i 65 anni, su un totale di 8.140.000 classificate dall’Istat come casalinghe (rilevazione della forza lavoro, media 2010). Nel dettaglio, i soggetti assicurabili sono quanti – avendo già compiuto 18 anni – lavorano esclusivamente in casa per la cura dei componenti della famiglia (per esempio, anche i ragazzi o le ragazze in attesa di prima occupazione), i pensionati (di entrambi i sessi) che non hanno superato i 65 anni, i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia, gli studenti che dimorano nella città di residenza (o in località diversa) e che si occupano anche dell’ambiente in cui abitano, i lavoratori in cassa integrazione, in mobilità, gli stagionali, i lavoratori temporanei o quelli a tempo determinato.
Infortunarsi in casa: un fenomeno frequente, ma spesso sconosciuto. Gli infortuni di chi lavora in casa sono, purtroppo, un fenomeno diffuso, per quanto spesso trascurato dai mass-media. Le statistiche ci dicono che ben oltre la metà degli incidenti registrati riguardano casalinghe di età avanzata, tra i 56 ed i 65 anni (mentre si infortunano poco le under 40). Scivolamenti, inciampamenti e cadute (da scalette, sedie e sgabelli) sono le cause e le circostanze nettamente prevalenti, mentre seguono – a grande distanza – ustioni, tagli e altri incidenti. Le conseguenze? La frequenza molto alta di fratture (che interessano prevalentemente gli arti superiori e inferiori) e, successivamente – in modo meno incisivo – traumi, ustioni e ferite. Tra gli infortuni domestici, infine, prevalgono quelli che danno luogo a percentuali d’invalidità inferiori al 40%, rispetto a quelli che determinano invalidità più gravi (comprese tra il 41 ed il 70%). Gli incidenti che determinano invalidità superiori al 70% rappresentano un’esigua minoranza.
A cosa dà diritto l’assicurazione INAIL. In caso di infortunio, l’assicurazione INAIL dà diritto a una rendita se l’invalidità permanente che ne deriva è, per il lavoratore, pari o superiore al 27%. La rendita è per tutta la vita e oscilla da 166,79 euro al mese (invalidità del 27%) a 1.158,33 euro al mese (invalidità al 100%). Dal 17 maggio 2006, nella tutela assicurativa è compreso anche il rischio morte, che prevede una rendita ai superstiti.
L’entità del fenomeno. Sul fronte numerico, tra marzo 2001 e giugno 2011 le richieste di rendita per infortunio sono state 14.990 (a fronte di 802 rendite costituite). Per i casi mortali (tra il 17 maggio 2006 e il 31 dicembre 2010) le rendite richieste sono state 70, di cui 30 costituite. Il Fondo di assicurazione delle casalinghe (legge 493/1999) al 31 dicembre 2011 conta 1.732.270 iscritti (i casalinghi sono 19.284): su questo totale, 1.550.111 hanno sottoscritto la polizza tramite pagamento personale, mentre 182.159 tramite autocertificazione con oneri a carico dello Stato.
Il costo dell’assicurazione: meno di 13 euro. L’assicurazione costa 12,91 euro l’anno e, come già detto, va pagata entro il 31 gennaio (per godere della copertura per gli infortuni che si verificano dal 1° gennaio 2012 in poi). La polizza può essere regolata anche successivamente ma – dal 1° febbraio in poi – la copertura è attiva a partire dal giorno successivo a quello del pagamento ed è prevista l’applicazione di una sanzione per il ritardato o mancato pagamento (fino ad un massimo del doppio premio).
Come pagare. Per provvedere al saldo si possono utilizzare bollettino postale (e la ricevuta di pagamento costituisce polizza assicurativa), il web (con carta di credito Visa o Mastercard), la carta prepagata Postepay oppure tramite Bancoposta. Il bollettino si può richiedere online registrandosi al portale INAIL, e questo vale sia per chi deve effettuare la prima iscrizione sia per chi non ha ricevuto per posta il bollettino o lo ha smarrito.
Possibilità di copertura statale. Chi ha un reddito personale fino a 4.648,11 euro e fa parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo non superi i 9.296,22 euro ha diritto all’esenzione e il costo dell’assicurazione è sostenuto dallo Stato.