Sarebbe definitivo: Snam rete Gas deve separare la sua intera struttura proprietaria (e non solo gestionale) da Eni. Lo ha ribadito anche il premier Monti ieri nel corso del suo incontro con il primo ministro inglese Cameron e lo si conferma anche all’interno del pacchetto liberalizzazioni. Si tratta di un primo passo verso un grande rinnovamento del settore energetico. Quel rinnovamento che il nostro Paese sta aspettando da anni e che potrebbe portare l’Italia in prima linea ai tavoli decisionali europei sul settore. La separazione sarà effettiva entro sei mesi dall’emanazione del Decreto. Ma cosa comporterà tutto questo? Prima di tutto la totale autonomia di Snam Rete Gas di muoversi all’interno del mercato concorrenziale del gas. La società si occupa del dispacciamento e della distribuzione del rete gas sul territorio italiano: 31700 km di metanodotti che si diramano su tutto il territorio e che hanno reso il nostro Paese il candidato ideale per diventare l’hub europeo per le vie del gas mediterranee. Con la separazione da Eni, la rete sarebbe, dunque, a disposizione di altri fornitori permettendo così non solo l’apertura del mercato ad altri operatori, ma anche alleanze tramite l’acquisto da parte della stessa Snam Rete Gas di quote azionarie di gestori europei. Da il passo per la creazione dell’hub europeo è breve: un progetto portato avanti da anni dalla stessa Autorità per l’energia elettrica e il gas e che ora potrà diventare reale. La stessa Autorithy sarà investita, a questo punto, di nuove norme per la definizione delle tariffe del “mercato di maggior tutela” (ovvero quel mercato composto da soggetti che non hanno ancora effettuato il passaggio al mercato libero). Tariffe che prima venivano stabilite ogni tre mesi in base ai contratti stipulati con l’Eni. Con la fine del monopolio della società di Enrico Mattei sulle reti, le tariffe si rifaranno dei parametri dei contratti spot strettamente legati ai regimi di concorrenza. Si tratta di un piano, quello che tocca Snam Rete Gas, che si inserisce in un progetto più ampio di ridefinizione del sistema energetico nazionale e che vedrà coinvolte anche le energie rinnovabili con maggiori incentivi e le società petrolifere con la promozione delle estrazioni sia in mare che in terra (ai territori che ospiteranno gli impianti saranno concessi vantaggi economici).
Car.Ma.