Il là lo ha dato la Manovra di Ferragosto, poi la Legge di Stabilità e il Decreto sulle liberalizzazioni hanno completato il lavoro. In materia di riforma delle professioni, è questo l’iter seguito dal Governo per rimettere ordine nel settore. A partire dalla scorsa estate, infatti, sotto l’allora Governo Berlusconi, si erano già fissate le nuove norme in tema di accesso, tirocinio, pubblicità e polizze associative che dovranno essere attuate entro il 12 agosto di quest’anno da un regolamento del Presidente della repubblica: via i limiti all’accesso alla professione a meno che non vi siano ragioni di interesse pubblico; obbligo di formazione continua e limitazione del tirocinio a 18 mesi: libera pubblicità sull’attività svolta; obbligo di polizza assicurativa contro i rischi professionali a tutela del cliente.
Con la legge 183/2011 (Legge di Stabilità), pi, sempre l’Esecutivo di Berlusconi ha aggiunto nuovi tasselli al puzzle che il Ministero della Giustizia dovrà attuare e regolamentare entro il prossimo 30 giugno : possibilità di costituire società professionali dove i soci saranno obbligati all’esclusività dell’esercizio della professione. All’interno della società saranno ammessi tutti i professionisti abilitati dai rispettivi ordini o in possesso di laurea specifica e, eventualmente, anche soci non iscritti agli albi ma con il puro scopo di offrire sostegno tecnico o economico perché solo ai primi potrà essere affidato un incarico professionale secondo regolamento.
Il quadro, infine, viene completato dalla recente approvazione del Decreto sulle liberalizzazioni a seguito della seduta di sole otto ore del Consiglio dei Ministri tenutasi il 20 gennaio scorso. La novità più grande è sicuramente l’eliminazione delle tariffe (tranne per quanto riguarda gli organi giurisdizionali il cui compenso sarà stabilito dal ministero competente). Dovendo sottostare alle regole del mercato concorrenziale, la legge stabilisce che tutti i professionisti saranno tenuti a stilare al cliente un preventivo delle prestazioni offerte con tanto di polizza assicurativa (riprendendo il testo della Manovra estiva). Per quanto concerne il tirocinio, le nuove norme indicano, questa volta, le modalità di svolgimento: i primi sei mesi presso le università tramite apposite convenzioni e i successivi 12 regolati dagli ordini.
C.M.
