Pb oil, Sassari: positivo l’incontro tra i tecnici di provincia, arpas e azienda

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«Se avevamo definito ingiustificabile il licenziamento dei lavoratori di PB Oil dieci giorni fa, a maggior ragione lo ribadiamo oggi, dato che al termine dell’incontro tecnico di questa mattina l’azienda può certo dirsi soddisfatta di quello che le è stato concesso». L’assessore provinciale dell’Ambiente di Sassari, Paolo Denegri, commenta così l’esito del confronto tecnico che si è tenuto tra i tecnici del settore di cui è responsabile politicamente, quelli dell’Arpas e quelli della società che si occupa di rigenerazione degli oli usati.
Il confronto aveva lo scopo di chiarire, in assenza dei livelli politici, quali fossero le reali intenzioni della società in merito al necessario soddisfacimento delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione integrata ambientale, che attualmente è sospesa «non per un capriccio di ottusi burocrati, ma perché sia i tecnici che gli amministratori della Provincia credono nel proprio compito a tutela del territorio e ritengono che la salute e la tutela dell’ambiente non siano barattabili», come dice lo stesso assessore per difendere l’operato dei propri uffici e rispondere in maniera esplicita al presidente di Confapi Sardegna, Francesco Lippi, che aveva dichiarato a mezzo stampa che la mancata autorizzazione alla PB Oil è un mero problema burocratico, «dimostrando soltanto di non conoscere l’argomento e trascurando il fatto che abbiamo agito in base alle leggi e al fine di farle rispettare», aggiunge ancora Denegri.
Da quanto emerge dall’incontro, utile anche per restituire serenità nei rapporti tra tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda, la PB Oil ha confermato di aver risolto i problemi tecnici che hanno determinato il fermo impianto dello scorso novembre – che ha impedito di fatto a Provincia e Arpas la campagna di misurazioni previste e concordate – e ha detto che intende proseguire con le operazioni necessarie per risolvere i problemi che hanno determinato la sospensione dell’Aia da parte della Provincia.
A queste condizioni, i tecnici del settore Ambiente dell’amministrazione provinciale e quelli dell’ente regionale di controllo hanno considerato di poter accogliere almeno in parte la richiesta della PB Oil di differire l’esecutività del provvedimento di sospensione. Tradotto: nessuna chiusura, la PB Oil riprende l’esecuzione delle campagne di campionamento delle emissioni in atmosfera, ma le operazioni dovranno compiersi nel tempo che Provincia e Arpas dedicheranno a eseguire le operazioni di campionamento e analisi delle emissioni dell’impianto, che dovranno completarsi improrogabilmente entro febbraio. Inoltre la società si è impegnata a effettuare tutte le ulteriori operazioni necessarie per soddisfare le prescrizioni previste dal provvedimento autorizzativo e non ancora ottemperate.