Costa Concordia: 14mila euro a passeggero come indennizzo naufragio

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11mila euro di risarcimento più circa 3mila euro di rimborsi per le spese sostenute inclusa la quota pagata per la crociere per ogni passeggero, inclusi i bambini, oltre eventuali altre indennità previste da assicurazioni eventualmente stipulate dai passeggeri. Questo è il risultato dello storico accordo tra il Comitato Naufraghi Concordia, di cui l’Adoc ne è membro, e Costa Crociere. “E’ un accordo storico, che chiude una vicenda drammatica – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – una vera class action stragiudiziale, che risarcisce anche il danno biologico per stress e vacanza rovinata in modo congruo. Nel raggiungere l’accordo abbiamo tenuto conto del codice del turismo italiano e delle situazioni normative previste in altri Paesi, dato che i passeggeri coinvolti nel naufragio della Costa Concordia sono di varie nazionalità. E’ un accordo democratico, che non fa distinzioni né di ceto né dei Paesi di provenienza dei passeggeri, vale in tutto il mondo e la Costa Crociere lo diffonderà nelle varie lingue. L’accordo è erga omnes, valido per tutti e non solo per chi decide di fare causa, e permetterà ad ogni passeggero di ottenere un risarcimento immediato di 11mila euro più 3mila euro di rimborsi, che saranno liquidati entro una settimana dall’accettazione sia in Italia che nel resto del mondo, senza risvolti legali e senza tempi lunghi di giudizio. L’accordo interessa circa 3.000 passeggeri di 60 diverse nazionalità, di cui circa 900 sono italiani. Il risarcimento riguarderà anche i bambini, per cui una famiglia di due adulti e due bambini otterrà quasi 50.000 euro complessivi. Stimiamo che ad aderire all’accordo sarà l’85% degli interessati, che riceveranno direttamente da Costa Crociere la proposta e la modulistica per l’accettazione. Restano in ogni caso esclusi tutti coloro che hanno subito danni fisici per i quali è prevista una trattativa individuale. Vogliamo sottolineare, inoltre, il ruolo di facilitatore svolto da Astoi, che ha convocato il tavolo e che ha permesso di raggiungere dopo una trattativa di oltre 16 ore ininterrotte questa soluzione, che comunque lascia liberi gli interessati di aderire all’accordo o di scegliere altre strade molto più lunghe ed onerose”.