L’UE fa progressi, ma cresce lentamente. È necessario aumentare gli sforzi per rafforzare la competitività dell’economia europea nel mondo.
Secondo un quadro annuale di valutazione della ricerca e dell’innovazione , quasi tutti i paesi dell’UE favoriscono l’innovazione con maggiore efficacia.
I progressi restano però lenti e l’UE non ha ancora colmato il divario che la separa dai leader internazionali, cioè USA, Giappone e Corea del Sud. Inoltre, le economie emergenti quali Cina, Brasile e India hanno guadagnato terreno negli ultimi 5 anni.
Il quadro di valutazione illustra chiaramente che l’UE deve intensificare gli sforzi per incentivare e accelerare l’innovazione se vuole potenziare – o anche solo conservare – la propria competività.
Per questo motivo l’innovazione e l’eliminazione degli ostacoli che impediscono alle buone idee di raggiungere il mercato sono al centro della strategia Europa 2020, il programma dell’UE per la crescita e l’occupazione.
Il quadro di valutazione confronta i paesi sulla base degli investimenti a favore delle attività di ricerca e sviluppo (R&S), un indicatore di prestazioni fondamentale, senza tralasciare altri 23 criteri.
Ingredienti per l’innovazione
Svezia, Danimarca, Germania e Finlandia sono i leader dell’innovazione nell’UE. Le caratteristiche di questi 4 paesi sono:
una spesa a favore di R&S superiore alla media, soprattutto nel settore aziendale investimenti elevati in competenze e finanze forti sistemi nazionali per la ricerca e l’innovazione che svolgono un ruolo decisivo nelle partnership pubblico-privato risultati migliori nel trasformare le conoscenze tecnologiche in prodotti e servizi.
Il quadro di riferimento confronta i risultati in questi e altri settori, considerati determinanti per favorire l’innovazione.
Per esempio, nel Regno Unito si registrano livelli di innovazione superiori alla media grazie alle competenze dei lavoratori e all’eccellenza dei sistemi di ricerca.
Unione dell’innovazione
Il quadro di valutazione rientra nella strategia dell’UE per creare una “Unione dell’innovazione ” che offra agli imprenditori il supporto necessario per trasformare le loro idee in prodotti e servizi commerciali.
Fra le misure previste: promuovere le partnership pubblico-privato, agevolare l’accesso a finanziamenti e lavoratori specializzati, ridurre la burocrazia e diminuire i costi per brevettare nuove idee.
La prima partnership, lanciata lo scorso anno, intende incoraggiare prodotti e servizi nuovi per favorire l’invecchiamento