Rovigo: successo per il progetto “Educare ad abitare”

0
372

Come utilizzare al meglio l’acqua, l’energia e come differenziare i rifiuti. Sono stati tra i punti fondamentali del corso di formazione “Educare ad abitare” promosso da Legambiente Veneto e rivolto agli immigrati del progetto Sprar, gestito dal Comune di Rovigo, in collaborazione con la cooperativa sociale Porto Alegre. L’iniziativa, finanziata dal Centro di Servizio per il volontariato, si è conclusa con successo, creando tra i “nuovi cittadini”, una maggiore sensibilizzazione in azioni di risparmio energetico e di Eco condotta, da attuare nella propria quotidianità. I risultati sono stati presentati oggi a palazzo Nodari nel corso di una conferenza stampa.

“In un momento in cui le risorse non sono più abbondanti come un tempo – ha detto il sindaco Bruno Piva -, è doveroso aumentare il livello della nostra coscienza e del nostro senso civico. Esprimo quindi, compiacimento per questa iniziativa, sicuramente importante per gli immigrati, ma che dovrebbe far riflettere ognuno di noi”.

Protagonisti di questa esperienza, giunta al secondo anno, sono stati i rifugiati politici del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), coinvolti in un percorso di educazione ambientale, di ecologia ed economia domestica, iniziato ad ottobre e conclusosi lo scorso dicembre con la consegna degli attestati di partecipazione.

“Siamo convinti – ha detto Ilaria Boldrin, coordinatrice del progetto -, che sensibilizzare la comunità straniera della città ad un’ecologia domestica e ad un risparmio delle risorse, sia un’opportunità di dialogo ed un aiuto in più per chi ancora non conosce le regole condivise della comunità ospitante”.

Pienamente d’accordo Carlo Zagato presidente della cooperativa sociale Porto Alegre. “La formazione offerta da Legambiente si è inserita perfettamente nel percorso formativo predisposto per i rifugiati e i richiedenti asilo del progetto rodigino. Un percorso che prevede l’apprendimento della lingua italiana e dei nostri stili di vita. Ciò significa avere una marcia in più per l’inserimento”.

Il direttore del Csv, Luca Dall’Ara ha sottolineato che si tratta di un progetto innovativo e che di fronte all’emergenza sociale in cui ci troviamo, è necessario coinvolgere sempre più associazioni.

Infine, l’assessore ai Servizi Sociali Antonio Saccardin, ha ribadito la validità del progetto, che si inserisce in un contesto più ampio, quale è quello dello Sprar, a Rovigo attivo da 11 anni.