La Sezione di controllo per gli Affari comunitari ed internazionali ha approvato il 16 dicembre 2011 una Relazione speciale sulle “energie rinnovabili, sul risparmio e sull’efficienza energetica nel quadro della politica di coesione socio-economica”. La relazione mette in evidenza che i fondi destinati all’Italia per questo specifico settore erano del tutto trascurabili nella programmazione 2000-2006 (665 milioni di euro), mentre appaiono significativi per il ciclo di programmazione in corso 2007-2013 (4 miliardi di euro).
Questo testimonia l’importanza crescente attribuita negli ultimi anni ad un settore che produce energia rinnovabile autoctona (contribuendo in tal modo a contenere la dipendenza dalle fonti tradizionali di energia esterne e ad evitare le conseguenti implicazioni di ordine politico-economico) ed inoltre energia pulita, eliminando in questo modo ogni impatto ambientale.
La relazione ha rilevato che appare necessario porre in atto un più incisivo sforzo di concertazione e di cooperazione interistituzionale per l’attuazione della complessa architettura dispositiva del settore in cui la competenza concorrente dello Stato e delle Regioni si coniuga anche con gli obblighi derivanti dalla normativa comunitaria e dai Trattati internazionali.
E’ emerso un ritardo pressoché generalizzato nell’attuazione degli interventi, che si è poi riscontrato in modo accentuato in alcune Regioni del Mezzogiorno.