Viterbo, attività estrattive: riunito il tavolo tecnico

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Si è riunito a Palazzo Gentili, sede della Provincia di Viterbo, il tavolo tecnico sulle attività estrattive istituito dall’Assessorato alle Attività Produttive e partecipato dalle principali associazioni di categoria del settore.

Al centro dell’incontro l’esigenza di adeguare il Piano provinciale delle attività estrattive agli indirizzi del Piano regionale approvato nell’aprile del 2011 ed ora sottoposto ad aggiornamento.

Hanno partecipato all’incontro i rappresentanti di Federlazio, dell’Associazione fra gli Industriali, della Cna e dell’Arel.
La Regione Lazio nel corso di alcuni incontri che hanno visto la partecipazione dell’assessore provinciale alle Attività Produttive Franco Simeone, ha comunicato che l’Università di Roma “La Sapienza” ha chiesto tre mesi di tempo per aggiornare il Piano regionale. Solo quando l’aggiornamento sarà completato, inizierà a decorrere il termine di un anno entro il quale si dovrà necessariamente procedere ad aggiornare anche i piani provinciali. Un lavoro che, a detta dello stesso Simeone, richiederà necessariamente l’individuazione sul territorio di esperti della materia che le associazioni di categoria si sono impegnate ad individuare al proprio interno.

“Il settore delle attività estrattive – ha spiegato Simeone – è senza dubbio uno dei comparti produttivi più importanti della Tuscia che sta vivendo come tutti le conseguenze della crisi economica. E’ per questo che come Provincia seguiamo attentamente tutte le evoluzioni in atto a livello regionale. La Provincia di Viterbo, a differenza di altre province, possiede già un Piano che ora dovrà essere aggiornato ed allineato ai nuovi contenuti del PRAE. Un processo che intendiamo portare avanti in collaborazione con le associazioni di categoria che rappresentano sul territorio la quasi totalità dei cavatori, per costruire un Piano condiviso e rispondente alle reali esigenze degli operatori”.