Turismo alberghiero: lavoratori occupati -2,5%

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“Il 2012, turisticamente parlando, parte in modo contraddittorio con un modesto +0,3% di presenze alberghiere, dopo un Natale e Capodanno che hanno segnato una stagnazione della domanda interna”. È quanto afferma il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione (l’inchiesta è stata svolta dal 1° al 5 febbraio, intervistando con metodologia internet 1.157 imprese, distribuite a campione sul territorio nazionale) e diffusi alla vigilia della BIT (Borsa del Turismo) in programma  alla Fiera Milano.

“Il forte calo delle presenze alberghiere registrate dagli italiani (rispetto al gennaio 2011) -prosegue Bocca- pari ad un -4,1% rispecchia le preoccupazioni che come un macigno sono precipitate sui consumi delle famiglie all’indomani delle varie misure adottate per favorire il rientro del debito pubblico.

“Mentre, al contempo, la forte crescita degli stranieri, pari ad un +9,2% di pernottamenti (rispetto al gennaio 2011), denota come il sistema turistico italiano abbia potenzialità enormi.

“Sul fronte infine dei nostri collaboratori -sottolinea Bocca- si evidenzia un calo generalizzato del -2,5% a gennaio (rispetto al gennaio 2011), con una flessione dell’1,1% per i lavoratori a tempo indeterminato ed un crollo del -5,2% per i lavoratori a tempo determinato, che testimonia come il calo della componente italiana si sia riverberato sulla forza lavoro occupata.

“Si tratta di segnali contrastanti -conclude Bocca- che non vanno sottovalutati, ma anzi messi al centro dell’agenda politica del Ministro del Turismo, Piero Gnudi, al quale chiediamo interventi mirati e rapidi per dare certezze alle imprese con iniziative promozionali che garantiscano maggiori flussi turistici, corsie preferenziali di credito per garantire quella liquidità indispensabile allo svolgimento dell’attività e misure specifiche sul mercato del lavoro”.