“L’analisi dei dati dell’ultima settimana” dichiara Luca SQUERI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO “rileva che la quotazione del greggio Brent spot è ancora salita sensibilmente (+3,65 % rispetto alla scorsa settimana), acquistando 3,22 euro/barile (+0,025 euro/litro) con un cambio euro/dollaro in arretramento; il mercato dei prodotti ‘finiti’ Platt’s ha fatto registrare forti variazioni in aumento sia per benzina (+0,030 euro/litro) che per il gasolio (+0,027 euro/litro). I prezzi medi Italia, da sabato 11 febbraio, si sono movimentati in maniera quasi omogenea tra i prodotti, con aumenti della benzina di +0,010 euro/litro e di +0,007 euro/litro per il gasolio. Le variazioni del mercato internazionale del Platt’s non sono state trasferite interamente sui prezzi interni, così che il prezzo della benzina è risultato inferiore di 0,020 euro/litro e quello del gasolio è anch’esso risultato inferiore di 0,020 euro/ litro rispetto alla dinamica internazionale. I prezzi medi REALI (non quelli che potremmo definire “di listino” e che ordinariamente vengono citati nelle polemiche mediatiche) della rete tradizionale sono risultati dell’ordine di 1,745 euro/litro per la benzina e 1,699 per il gasolio: un gap con le ‘pompe bianche’ tra i 5,9 ed i 6,1 eurocent/litro e non certo di 12 eurocent come di solito si sente dire quando si paragonano impropriamente con i prezzi di listino”. SQUERI per i prossimi giorni prevede un incremento del prezzo del gasolio: “Mentre le quotazioni del greggio Brent (che è il greggio di riferimento per l’Europa) sono posizionate su 122 dollari/barile (93,68 euro/barile, 0,589 euro/litro, +0,018 euro/litro sul giorno precedente), le chiusure del Platt’s degli ultimi tre giorni hanno fatto registrare variazioni in aumento di circa 2,7 eurocent/litro per la benzi-na e di 2,2 per il gasolio, non ancora trasferiti interamente sul prezzo interno, condizioni che fanno sì che ci si possa attendere per i prossimi tre/quattro giorni un incremento del prezzo dei carburanti nell’ordine di almeno 1,0 eurocent/litro.”
I dati di sintesi –
Per quanto riguarda l’ultima settimana, le quotazioni del greggio sono ancora aumentate (+3,22 euro al barile), il tasso di cambio euro/dollaro si è deprezzato, attestandosi su 1,31 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa per la benzina (prodotto che sul mercato Platt’s è aumentato notevolmente: +0,030 euro/litro) aumentano di +0,010 euro/litro e di +0,007 per il gasolio (che sul mercato Platt’s è salito di +0,027 euro /litro). Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro – si attesta al primo posto per il prezzo della benzina e rimane al secondo per quello del gasolio, con uno “stacco” reale del prezzo industriale con l’Europa pari a -0,001 euro/litro per la benzina ed a 0,026 euro/litro per il gasolio.