Domani il Decreto sulle semplificazioni fiscali passerà al vaglio del Consiglio dei Ministri. Tra le notivà maggiormente discusse c’è quella del limite dei 3000 euro fissato dalle spesometro. Secondo le nuove modifiche, e qualora queste non subissero cambiamenti nella seduta di domani, il limite sarebbe eliminato: lo spesometro si trasformerebbe, così, in un mero elenco clienti-fornitori ricalcando la normativa in vigore fino al 2008. Lo spesometro, come strumento in se, si prefige lo scopo di contrastare l’evasione fiscale obbligando gli acquirenti a fornire il codice fiscale al venditore nel momento in cui effettua una transazione rilevante ai fini Iva (imponibile, non imponibile, esente). Il venditore a sua volta dovrà comunicare il tutto all’Agenzia delle Entrate. Con il Decreto sulle semplificazioni, si è voluto rendere il procedimento più snello. In pratica, vengono comunicate solo le fatture di operazioni eseguite tra possessori di partite Iva a prescindere dall’ammontare unitario. Nel caso in cui non sia obbligatoria la fattura, il venditore dovrà informare il fisco solo se la transazione supera i 3.600 euro lordi.
