Fisco: via libera al dl semplificazione, “salta” il fondo taglia tasse

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Dopo oltre sei ore di riunione il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge per la semplificazione fiscale con il quale vengono introdotte alcune novità mirate a rendere ancora più marcata l’azione nel campo della semplificazione della normativa tributaria e della lotta all’evasione.In particolare, tra le semplificazioni in materia tributaria, c’è la rateizzazione dei debiti tributari, ovvero la dilazione dei pagamenti in caso di scadenza dal termine ultimo di pagamento. Con il nuovo provvedimento il contribuente, qualora decadesse la rateazione accordata, potràcomunque accedere, una volta ricevuta la cartella di pagamento delle somme iscritte a ruolo, alla rateazione per momentanea difficoltà economica. In proposito, il decreto prevede la rateazione flessibile. Fino a ieri, il contribuente ammesso a una rateizzazione del debito tributario veniva considerato dalla legge inadempiente e, pertanto, escluso dalle gare di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi. Il provvedimento pone rimedio a questa situazione, e considera il contribuente a tutti gli effetti adempiente (anche se a rate). Saranno gli uffici finanziari a rilasciare le apposite certificazioni e specificare l’effettiva situazione in cui versa il contribuente. Per quanto riguarda le operazioni ai fini Iva, il decreto prevede una sola comunicazione per ciascun cliente al mese e non più una singola comunicazione per ciascuna operazione. Fino a ieri vigeva l’obbligo di comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo superiore ai 3.000 euro. Dal primo gennaio di quest’anno, per le operazioni rilevanti a fini Iva soggette all’obbligo di fatturazione, gli operatori comunicano l’importo complessivo delle operazioni attive e/o passive svolte nei confronti di un cliente o fornitore. Per le operazioni per le quali non è previsto l’obbligo di emissione della fattura, la comunicazione telematica è dovuta solo per le operazioni di importo non inferiore ad euro 3.600, Iva inclusa.Il decreto prevede poi la deroga alle norme sulla limitazione del contante per gli stranieri non comunitari residenti fuori dal territorio italiano. La disposizione prevede che per gli acquisti di beni effettuati dalle persone fisiche residenti al di fuori del territorio dello Stato e di cittadinanza straniera non trovano applicazione le disposizioni che pongono il divieto del contante al di sopra della soglia di 1.000 euro, con particolari garanzie anti-riciclaggio. Sul fronte della tracciabilità,viene differito al primo maggio 2012 il pagamento di stipendi e pensioni di importo fino a 1.000 euro tramite strumenti di pagamento elettronico bancari o postali. Tra gli altri provvedimenti, in particolare quelli mirati alla lotta all’evasione, figura la possibilità per la Guardia di finanza di istruire indagini di carattere finanziario e quindi trasmettere le proposte all’Agenzia delle entrate per richiedere le misure cautelari dell’ipoteca e del sequestro conservativo. Per quanto riguarda le partite IVA inattive, invece, viene previsto l’invio in modo automatico, da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una comunicazione ai titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo.