La Commissione Industria del Senato ha messo un punto su nodo “farmaci”. Con il Testo approvato nei giorni scorsi, infatti, le norme che vanno a mofidicare l’assetto del settore sono state definite: si va dalla dilazione del quorum per l’apertura dei nuovi punti, alla vendita di monodosi, ai concorsi, alle liberalizzazioni anche delle parafarmacie.
La prima novità riguarda certamente le aperture delle farmacie. Secondo il testo, i Comuni avranno l’obbligo di dotarsi di un punto vendita ogni 3300 abitanti (non più 3000) con la possibilità di nuove farmacie anche nei luoghi con un intenso flusso di persone (stazioni, aeroporti, etc). Obbligo che le amministrazioni dovranno adempiere entro 30 giorni dall’entrata in vigore del testo, mentre le Regioni e le P.A. dal canto loro dovranno occuparsi dei bandi di concorso facendoli partire entro i 60 giorni successivi.
Al fine di garantire un maggiore afflusso di partecipanti e limitare i monopoli, i concorsi saranno aperti a tutti gli under 65 che siano o meno titolari di farmacie o che abbiano effettuato la pratica presso una farmacia o un corner. Tali caratteristiche non faranno differenza in termini di punteggio.
Dal lato di chi, invece, già possiede un punto vendita ed è in procinto di andare in pensione dovrà nominare un direttore responsabile. Inoltre, gli eventuali eredi dovranno decidere se entrare o meno all’interno del negozio e prendere possesso entro 18 mesi, in caso contrario dovranno cedere l’esercizio.
Vittoria, seppur parziale, per le parafarmacie che potranno vendere i farmaci di fascia C delistati.
C.M.