Con il decreto fiscale scende la soglia per la compensazione Iva da 10mila a 5mila euro senza l’obbligo di presentare prima la dichiarazione annuale. Secondo il testo, infatti, il primo a subire modifiche è il Dlgs 241/1997 che ora dispone che, per quanto concerne le compensazioni annuali inferiori al limite imposto, si può fare riferimento a partire dal 16esimo giorno successivo a quello in cui si è presentata la dichiarazione o l’istanza. Ciò non vale, però, per il credito infrannuali che fa capo al primo trimestre 2012. Superati i 5mila euro, i soggetti passivi dovranno presentare la dichiarazione annuale Iva preventivamente.
La nuova legge,dunque, effettua un distinguo tra i crediti Iva annuali e quelli trimestrali dello stesso anno solare: il contribuente, in questo modo, potrà fare riferimento a due tetti Iva di 5mila euro ognuno. In riferimento a quello trimestrale, si dovranno sommare i crediti maturati nel periodo in questione (i tre trimestri precedenti).
Il Decreto è stato pubblicato il Gazzetta il 2 marzo scorso, quindi i crediti che possono essre compensati con le nuove direttive sono quelli del periodo di imposta 2011 e quelli infrannualli del 2012. La nuova norma entrerà in vigore a seguito un preciso provvedimento che l’Agenzia delle Entrate emanerà nei prossimi giorni.
Nel caso in cui si fosse compensata una somma superiore al limite imposto, la sanzione stabilità è pari al 30% del credito indebitamente utilizzato.
In merito alle modalità di presentazione della domanda, questa potrà essere effettuata esclusivamente tramite gli strumenti telematici dell’Agenzia Entrate.