SCIOPERO FIOM. Aderiscono anche i quadri: “Non toccare l’articolo 18”

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Per la prima volta nella storia sindacale un segretario generale della Fiom firma un appello con il presidente dell’associazione dei quadri. Succede con la lettera firmata da Maurizio Landini, segretario generale della Fiom e da Paolo Terranova, presidente di Agenquadri alla vigilia dello sciopero generale dei metalmeccanici indetto per domani, venerdì 9 marzo. “La strumentalità delle posizioni del governo in materia di welfare e lavoro è evidente” – si legge nella lettera a doppia firma. E quindi “va respinta ogni manomissione dell’articolo 18”. Le vere priorità economiche, sociali e politiche sono la riunificazione dei diritti, la difesa dell’occupazione e la costruzione di nuovi posti di lavoro.

Non sono solo gli operai ad essere colpiti dalla crisi e dalle manovre di austerità. “Anche i quadri – siegano Landini e Terranova – insieme ai professionisti e alle alte professionalità stanno pagando un prezzo altissimo: riduzione delle retribuzioni reali, precarietà, espulsione dal mondo del lavoro, estrema difficoltà a trovare nuove opportunità, sono gli aspetti più evidenti e che accomunano giovani laureati e lavoratori esperti in una drammatica prospettiva d’incertezza”.
Secondo la Fiom e Agenquadri, “queste condizioni sono rese più gravi dai ritardi che la contrattazione collettiva ha fatto segnare sui temi relativi alle lavoratrici e ai lavoratori quadri, professionisti e alte professionalità, sia per le forme contrattuali già incluse nei contratti nazionali, che, in maniera ancora più drammatica, per quelle ancora escluse”.

La FIOM e Agenquadri – si chiude la lettera – sollecitano dunque tutti i quadri e le alte professionalità del settore metalmeccanico a partecipare allo sciopero generale del 9 marzo e, per chi ne avrà la possibilità, a ritrovarsi a Roma alle 9:30 a Piazza della Repubblica, per la manifestazione nazionale della FIOM, dietro lo striscione di Agenquadri nazionale.