L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e la Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici hanno siglato un’intesa, con l’obiettivo di promuovere la corretta applicazione del “Codice degli appalti” (dlgs n.163/2006), e delle nuove disposizioni del Codice delle leggi antimafia, in vigore dall’ottobre 2011.
L’accordo punta sulle Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) che le Regioni hanno l’obbligo di costituire, secondo il “Piano nazionale antimafia”, operativo dal giugno scorso.
Il modello mira a garantire trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione degli appalti pubblici; ANCI e Avcp si impegnano a predisporre apposite linee guida sulle modalità di costituzione delle SUA, con indicazioni sulla corretta redazione della documentazione di gara, sulla gestione delle procedure di affidamento degli appalti, anche attraverso piani di formazione mirati.
Con il Protocollo l’Autorità e l’ANCI lavoreranno anche per promuovere specifiche intese sui temi della tracciabilità, della semplificazione delle procedure e della white list delle imprese. Si tratta del meccanismo secondo cui un’impresa che vuole partecipare all’affidamento di commesse pubbliche, sarà obbligata a sottoporsi, in fase di accreditamento, ad una puntuale ricognizione periodica dei suoi dati societari.