Agevolazioni/ Lavoratori stranieri: al via un bando per cittadini albanesi residenti in Italia

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Un bando rivolto a tutti i cittadini albanesi che vogliano avere l’opportunità di lavorare regolarmente in Italia. Gli interessati possono rivolgersi agli Sportelli Migrazione presso gli Uffici regionali per l’Impiego di appartenenza per sottoporre la propria candidatura secondo le modalità previste dal bando e registrare il proprio profilo nelle liste di disponibilità. Il bando è reperibile presso il sito del Ministero del Lavoro albanese (http://www.mpcs.gov.al/).

Al fine di promuovere una gestione coordinata e efficace dei flussi migratori e di facilitare meccanismi di cooperazione, anche formativa, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano ha istituito l’Ufficio di Coordinamento Locale (UCL) in Albania che opera in raccordo con la Rappresentanza Diplomatica italiana e il Ministero del Lavoro Affari Sociali e Pari Opportunità con il supporto tecnico dell’Organizzazione Internazionale per la Migrazione. L’UCL svolge un ruolo di facilitazione per lo scambio e il trasferimento di metodologie e strumenti tra servizi per il lavoro in Italia e in Albania, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro tra i due paesi. Tramite la predisposizione e la gestione delle liste di disponibilità l’UCL fornisce sia informazioni qualificate sul bacino di lavoratori albanesi in termini di competenze e professionalità disponibili, sia il supporto alla ricerca di personale a operatori pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro italiano e albanese.

Questa iniziativa, presentata a Tirana nel corso di una conferenza stampa congiunta tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali italiano e il Ministero del Lavoro, Affari Sociali e Pari Opportunità albanese, è uno dei risultati dell’attuazione del Memorandum d’intesa firmato lo scorso 19 Luglio tra i due Paesi. L’accordo ha l’obiettivo di favorire l’ingresso regolare per motivi di lavoro dei cittadini albanesi che vogliono lavorare in Italia e il reperimento di professionalità qualificate da parte del sistema delle imprese e delle famiglie.

In virtù dell’unione tra i Ministeri e in base all’art.23 della legge italiana sulla migrazione, per la prima volta si è inoltre avviato un progetto pilota che prevede corsi gratuiti di formazione linguistica e professionale per 255 persone finalizzati all’inserimento lavorativo in Italia di almeno il 50% dei partecipanti ai corsi in diversi settori d’impiego.