È il primo dato ufficiale sull’accordo. In cantiere due nuove iniziative per gli investimenti e per lo smobilizzo dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione. Con la precedente moratoria sono stati sospesi 260mila mutui e messi a disposizione delle imprese 15 miliardi di liquidità
Le adesioni
Ad un mese dalla sigla delle “Nuove misure per il credito alle pmi” (Numi), come concordato, da questa mattina sono disponibili i primi dati sull’adesione delle banche all’accordo. Ad oggi hanno deciso di partecipare banche pari all’83,5% degli sportelli su tutto il territorio nazionale. Hanno aderito tutte le banche di maggiori dimensioni, ma anche un buon numero di medie e piccole.
La nuova moratoria (Numi)
Gli interventi finanziari previsti dalla nuova moratoria, che ha riproposto migliorandola quella varata nel 2009, sono di 3 tipi:
• Operazioni di sospensione dei finanziamenti;
• Operazioni di allungamento dei prestiti;
• Operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività.
Le imprese che possono attivare le misure previste nell’accordo sono le piccole e medie di tutti i settori, che operano in Italia, come definite dalla normativa comunitaria; vale a dire imprese con meno di 250 dipendenti e con fatturato minore di 50 mln di euro, oppure con totale attivo di bilancio fino a 43 mln di euro. Possono beneficiare delle misure anche le imprese che abbiano già attivato la precedente moratorie per linee di credito diverse. Niente spese aggiuntive e stesso tasso. Particolarmente convenienti le condizioni previste dall’accordo. Alle imprese non saranno addebitate spese e altri oneri aggiuntivi, se non quelli eventualmente sostenuti nei confronti di terzi, di cui sarà data adeguata evidenza. Le operazioni sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario per quanto riguarda le sospensioni dei finanziamenti, le operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa ed anche per quelle di allungamento per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione. Stesso tasso anche per l’allungamento della durata del mutuo il cui piano residuo di ammortamento, comprensivo del periodo di estensione, non risulti superiore a 3 anni oppure qualora l’operazione fruisca della copertura del Fondo di Garanzia per le PMI o del Fondo ISMEA.
Da quando parte.
La nuova moratoria sarà pienamente operativa a breve. Le banche che partecipano, lo comunicano all’ABI impegnandosi a rendere operativo l’accordo entro 30 giorni lavorativi dalla data di adesione.
Sino ad ora 260mila mutui sospesi e 15 miliardi di liquidità. Con la precedente moratoria le banche hanno sospeso circa 260.000 mutui a livello nazionale, pari a 70 miliardi di debito residuo con una liquidità liberata superiore a 15 miliardi di euro.
In cantiere 2 nuovi accordi su investimenti e smobilizzo crediti PA. In via di definizione due nuove iniziative per :
• favorire il finanziamento di progetti di investimento;
• agevolare un rapido smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione.