Lavoro: il ddl verso la “prova” del Parlamento

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Conto alla rovescia per la riforma del mercato del lavoro. La prossima settimana il ddl e’ atteso in Parlamento, mentre resta alta l’attenzione sul tema ormai diventato centrale, quello dell’articolo 18, sul quale interviene anche la Cei. Sara’ il presidente del Consiglio Mario Monti, al suo rientro dal viaggio in Medio Oriente, a stabilire quando e da quale ramo del Parlamento partira’ l’esame del disegno di legge, ma appare ormai scontato che la proposta verra’ depositata la prossima settimana, cioe’ prima di Pasqua. Il tam tam punta sul Senato e il presidente Renato Schifani, confermando indirettamente questo percorso, ha assicurato che l’iter sara’ breve, come chiesto dapiu’ parti: ”Noi siamo pronti a lavorare giorno e notte, non sono i tempi ordinari del Parlamento a frenare la riforma”. Tuttavia, ha aggiunto il presidente di Palazzo Madama, ”l’importante e’ che la maggioranza trovi una sintesi. Se ci fosse, il Senato e’ pronto ad approvare la riforma del lavoro in 30-40 giorni”, probabilmente ”entro meta’ maggio”. Schifani ha detto di sostenere ”il coraggio del ministro Fornero che ha assunto un’iniziativa forte che ci chiede l’Europa”, ma al tempo stesso ha ribadito la necessita’ di lavorare ”per una sintesi tra le tre forze della maggioranza” perche’ ”si smini la preoccupazione sulla corsa ai licenziamenti”. La sintesi invocata da Schifani va evidentemente trovata sull’articolo 18, su cui si e’confermata la distanza tra Cgil e Confindustria. Su questo tema e’ intervenuto anche il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, mentre domenica fuori dalle chiese la Cgil distribuiva volantini contro i ‘licenziamenti facili’: ”confido – ha dichiarato il cardinale – che ci sara’ un ulteriore approfondimento per arrivare a soluzioni migliori e il piu’possibile condivise”. Secondo Bagnasco si tratta di ”questioni delicate”, ma che vanno trattate ”con serenita’ di intelligenza, di animo. Perche’, al di sopra di tutto, c’e’ il bene del Paese e, quindi, di tutti coloro che fanno il bene del paese, attraverso il lavoro e non solo”. Nonostante gli auspici di tanti, pero’, trovare la sintesi non sara’ facile. Monti, secondo indiscrezioni, gia’ martedi’dovrebbe esaminare il testo finale insieme al ministro del Lavoro Elsa Fornero: a quel punto si vedra’ se ci saranno novita’ sul tema licenziamenti e la palla passera’ alle Camere.