Dai dati di sintesi del bilancio di esercizio 2010 di Enel SpA, la Corte ha rilevato che resta elevato l’indebitamento finanziario netto del Gruppo (di 44.924 milioni di euro), pur se in diminuzione (-11,7%) rispetto al 2009.
Il costo complessivo del personale del Gruppo Enel (Italia + Estero), (4.907 milioni di euro), è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio precedente, pur in presenza della diminuzione (del 3,6%) dell’organico (di 78.313 unità), a causa dell’incremento degli stipendi e salari, la cui spesa è aumentata dell’8,7%; in aumento è risultato anche il costo unitario medio del personale (+1,7% per i dipendenti in Italia; + 8% quello relativo ai dirigenti).
Il costo delle consulenze nel 2010 (66,2 milioni di euro), presenta il sensibile decremento del 45,5% rispetto all’esercizio 2009.
Diminuiti (del 3,9%) sono risultati, nel 2010, anche i crediti commerciali verso clienti del Gruppo, ammontati 12.505 milioni di euro.
In esito alle analisi effettuate in sede di controllo, la Corte ha, conclusivamente, sottolineato l’esigenza che la Società:
prosegua con sempre maggiore impegno, specie nelle presente fase economica, nell’opera di riduzione dell’indebitamento del gruppo;
intervenga per contenere il progressivo rilevante aumento dei costi della retribuzione del personale dirigenziale (top management), nelle sue componenti variabili, specie a lungo termine;
ottimizzi la struttura della società, anche allo scopo di contenere il costo del personale dipendente;
stabilizzi la riduzione dei costi per consulenze e prestazioni professionali, attraverso l’impiego delle risorse interne;
continui l’azione per il recupero crediti al fine di ottenere introiti che si rivelano importanti nel quadro dell’indebitamento del Gruppo.
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