CONTRIBUENTI.IT: ITALIANI STRESSATI E TARTASSATI

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Tosse, dolori muscolari, mal di testa, intestino irritabile: problemi di stomaco? Purtroppo no, si tratta di quello che è stato definito dai sociologi di KRLS Network of Business Ethics lo “stress da fisco” ovvero la somatizzazione dell’ansia che genera nei cittadini il susseguirsi di blitz, pubblicità e propaganda effettuata dall’amministrazione finanziaria nel “contrasto all’evasione fiscale”.
La pioggia di contatti pervenuti a “Lo Sportello del Contribuente” durante le ferie pasquali è un significativo “sintomo esterno” di questo male: si parla di un numero totale di 154.692 contatti sul web ricevuti da “Lo Sportello del Contribuente”, in testa alla classifica i contribuenti residenti in Campania, con 15.116 richieste, seguono i cittadini e le PMI dell’Emilia Romagna con 14.892, e del Lazio con 13.728. Anche dalla Sicilia sono arrivate 13.589 richieste di assistenza, così come da Lombardia (12.646), Toscana (12.787), Veneto (12.577), Piemonte (12.356), Liguria (11.479) e Trentino Alto Adige (11.611). Chiudono la classifica la Valle d’Aosta con 6.360 richieste, l’Abruzzo con 4.369 ed il Molise con 3.489.
La struttura, dedicata al “pronto intervento” per le consulenze immediate è composta da un Team di esperti composti principalmente da avvocati, dottori commercialisti e sociologi d’impresa in grado di dare assistenza ed informazione ai contribuenti “stressati dal fisco”
I dati forniti da “Lo Sportello del Contribuente” rivelano che 8 contribuenti su 10 temono di trovare una cartella fiscale nella loro cassetta postale, 7 su 10 di trovare gli ispettori del fisco fuori dal portone dell’abitazione, 6 su 10 temono di perdere la loro casa e 3 su 10 sognano di trasferirsi negli Stati Uniti dove si pensa al fisco una volta l’anno.
Per arginare tale psicosi, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani ha sottoscritto un protocollo d’intesa con KRLS Network of Business Ethics che consente a tutti i contribuenti di essere informati tempestivamente dei motivi che hanno giustificato la verifica tributaria, di essere assistiti da un professionista abilitato alla difesa tributaria e di garantire che la stessa sia svolta presso lo studio di quest’ultimo anziche’ nel luogo dove si esercita l’attività, così come previsto dall’art. 12 dello Statuto dei diritti del contribuente.