Le disposizioni in materia fiscale degli Stati membri saranno analizzate nell’ambito di un’iniziativa mirata della Commissione, volta a verificare eventuali discriminazioni nei confronti dei lavoratori transfrontalieri. Si calcola che, nell’UE, ci siano oltre 1,2 milioni di persone che esercitano una professione a livello transfrontaliero. I salari lordi versati ai lavoratori stagionali e transfrontalieri nel 2010 ammontano a 46,9 miliardi di euro. La mobilità dei lavoratori è stata riconosciuta come una delle principali potenzialità per aumentare la crescita e l’occupazione in Europa. Tuttavia, gli ostacoli fiscali rimangono uno dei principali elementi che dissuadono i cittadini in cerca di un posto di lavoro in un altro Stato membro.
Questo è il motivo per cui, nel corso del 2012, la Commissione eseguirà una valutazione approfondita dei sistemi nazionali delle imposte dirette per determinare se penalizzano i lavoratori che vivono in uno Stato membro e lavorano in un altro. Se dovessero emergere discriminazioni o violazioni delle libertà fondamentali dell’UE, la Commissione le segnalerà alle autorità nazionali e insisterà affinché vengano apportate le necessarie modifiche. Se i problemi persisteranno, la Commissione adotterà procedure di infrazione contro gli Stati membri in questione.
Algirdas Å emeta, Commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: “Le norme dell’Unione europea sono chiare: tutti i cittadini dell’UE devono essere trattati in modo equo all’interno del mercato unico. Non può esserci discriminazione e il diritto dei lavoratori alla libera circolazione non deve essere ostacolato. La maggior parte degli Stati membri rispetta questi principi fondamentali, ma sono pronto a prendere tutte le misure necessarie per garantire che questi siano rispecchiati nelle norme fiscali in ciascuno degli Stati membri.”
Dato che gli ostacoli fiscali rimangono uno dei principali freni alla mobilità transfrontaliera, la Commissione sta lavorando su diversi fronti per abbattere gli ostacoli per i lavoratori dell’UE, ad esempio, nella sua proposta per affrontare il problema della doppia imposizione (IP/11/1337) o per una maggiore protezione per i lavoratori distaccati (IP/12/267).
Contesto
Nell’ambito di questa iniziativa, la Commissione verificherà :
se i cittadini che percepiscono gran parte del loro reddito in un altro Stato membro sono tassati in misura superiore rispetto ai cittadini di quello stesso Stato membro. In tale contesto, la Commissione verificherà che tutte le detrazioni personali e familiari a disposizione dei residenti siano in pratica disponibili anche per i non residenti.
se gli Stati membri operano distinzioni tra i propri cittadini e i cittadini di altri Stati membri che lavorano occasionalmente nel loro territorio, in particolare per quanto riguarda il diritto a detrarre le spese e l’applicazione delle diverse aliquote d’imposta.
La Commissione non analizzerà solo la situazione dei lavoratori dipendenti ma anche dei lavoratori autonomi e dei pensionati.
I principi fondamentali da applicare alla tassazione dei lavoratori transfrontalieri sono stati stabiliti in alcune sentenze importanti della Corte di giustizia dell’UE, quali le sentenze Schumacker (C-279/93), Wielocks (C-80/94), Turpeinen (C-520/04) e Gerritse (C-234/01).
Il diritto di vivere e lavorare ovunque nell’UE costituisce un diritto fondamentale per i cittadini europei, oltre ad essere uno strumento chiave per lo sviluppo di un mercato del lavoro europeo. La Commissione sostiene gli Stati membri nel definire le politiche intese a rimuovere gli ostacoli giuridici e amministrativi alla mobilità del lavoro (ad esempio, l’iniziativa “Youth on the Move” IP/10/1124), ma anche nel garantire che i lavoratori transfrontalieri non siano oggetto di un trattamento diverso e che godano degli stessi vantaggi sociali e fiscali dei lavoratori nazionali (ulteriori informazioni).
Esistono due servizi che aiutano i cittadini europei e le imprese a comprendere e difendere i loro diritti nell’UE: “La tua Europa – Consulenza” e “SOLVIT”. “La tua Europa – Consulenza” risponde alle domande dei cittadini sui loro diritti, ad esempio riguardo all’assicurazione sanitaria o ai diritti relativi al sussidio di disoccupazione di chi va a vivere e lavorare all’estero. “SOLVIT” fornisce soluzioni pratiche e tempestive ai cittadini e alle imprese che incontrano ostacoli amministrativi, come il riconoscimento di qualifiche professionali in un altro Stato membro allo scopo di esercitare una professione nel medesimo. Entrambi i servizi hanno permesso a migliaia di cittadini e imprese europee di beneficiare delle opportunità offerte dal mercato unico.
Homepage di Algirdas Å emeta, Commissario UE per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode:
http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/semeta/index_en.htm
Contacts :
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Natasja Bohez Rubiano (+32 2 296 64 70)